Matteo Politano, attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli:
“Indosso una maglia importante, sono contento di essere qui, avverto l’affetto dei tifosi. Con l’Inter dobbiamo essere lucidi e cattivi. Ci aspetta gara importante, affrontiamo la capolista.
Tiro a giro? Non lo faccio sempre, a volte punto anche il primo palo, dipende dall’azione. Preferisco il primopalo che il tiro a giro di Insigne. In allenamento ci divertiamo con lui.
Fantacalcio? Spero di fare gol per rendere felici i tifosi.
Venezia? Sapevamo ci aspettava una partita difficile, loro aspettavano bassi per ripartire, abbiamo avuto pazienza e poi l’abbiamo chiusa. Dovevamo cercare di avvolgere l’azione in maniera diversa, il mister ci ha chiesto di cercare qualche palla più lunga per Victor.
Gol più bello con la maglia del Napoli? Penso che in assoluto quello con l’Atalanta in casa quando abbiamo vinto 4-1. Quello più importante quello con la Juve in finale di Coppa Italia e anche quello di quest’anno sempre contro la Juventus.
Quanto è importante Koulibaly? Siamo contenti che sia tornato da vincitore e siamo felici di riabbracciarlo e riaverlo a disposizione. Juan Jesus e Rrahmani stanno facendo tanto bene, siamo contenti di avere quasi tutti a disposizione.
Qual è la tua posizione preferita? Esterno alto a destra, mi adatto a tutte le posizioni ma il mio ruolo preferito resta questo.
Qual è l’Inter più forte? Sono due squadre fortissime, anche quella di Conte aveva schemi predefiniti ed era sempre difficile da affrontare perché difendeva bene. Inzaghi sta facendo benissimo, pur avendo perso 2-3 giocatori importanti sta dimostrando di essere un grande allenatore. L’Inter gioca benissimo ed è prima con merito.
Parliamo di scudetto nello spogliatoio? Ci abbiamo sempre creduto, sappiamo di essere una squadra forte, il campionato dice che siamo lì e sabato ci giocheremo una bella fetta di campionato. Pensiamo a noi stessi, se battiamo l’inter ci sarebbe ancora più entusiasmo che ci aiuterebbe per le prossime gare. Questo è un mese molto impegnativo.
Come si sta a Napoli? E’ una città molto bella, vuole il massimo dai giocatori, fa sentire il proprio calore alla gente. Giocare qui è emozionante e ha anche il suo peso.
Febbraio mese decisivo? Sì, abbiamo tanti scontri diretti e dobbiamo vincerli per essere in alto. Finito questo mese mancheranno dieci partite e poi vediamo come siamo messi.
Spalletti? La sua mano si vede anche in campo, l’anno scorso Gattuso ha fatto un grandissimo lavoro e quest’anno, nonostante le difficoltà, Spalletti ha saputo tirare fuori il meglio da ognuno di noi
Lobotka? Mi è sempre piaciuto come giocatore, purtroppo l’anno scorso non è riuscito a esprimersi al meglio, quest’anno sta facendo grandissime cose, sente la fiducia di Spalletti e in campo si sta dimostrando un grandissimo valore aggiunto.
Rimpianti per Empoli e Spezia? Parliamo tanto di queste due brutte sconfitte, non dobbiamo commettere più certi errori. Si cerca di analizzare sempre cosa non ha funzionato. Adesso non vogliamo più sbagliare.
E’ il momento più importante dell’anno? Nel mese più difficile, gennaio, abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo. Con la Juve eravamo in 13 e abbiamo fatto comunque una grande gara. Ora stiamo tornando tutti e si vedrà il Napoli di inizio stagione.
Ascoltiamo Spalletti in conferenza? Le cose che lui dice le sappiamo già. Ci aspettiamo quello che dice. Ci trasmette sempre serenità e tranquillità per affrontare nel miglior modo la partita.
Spalletti è cambiato rispetto all’Inter? E’ un grande lavoratore, prova tanto sul campo e coi cinque cambi le cose aiutano perché ha una grande rosa e quando cambi cinque giocatori puoi cambiare le partite e questo è un compito più semplice.
Cosa amo mangiare? Sicuramente la pizza (ride, ndr), pasta patate e provola, frittata di maccheroni e mozzarella ma non tutti i giorni.
Il mio dolce preferito? Non amo tantissimo i dolci
Come faccio a non essere in Nazionale? Il mio obiettivo è fare bene col Napoli per poi sperare in una chiamata di Mancini. Ora penso al Napoli e poi spero possa arrivare.
Si può dire scudetto? Sì, non dobbiamo avere paura di niente, è una parola importante ma si può dire ma dobbiamo meritarlo sul campo. A parole siamo tutti bravi. Se la domenica vinci le partite è giusto la pronunci”.
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