Termina oggi, in quel di Desenzano del Garda, sotto una pioggia fastidiosa che rende il manto erboso al limite della praticabilità, la stagione azzurra. Niente fasi finali: il Chievo fa fuori Insigne e compagni dopo una gara irriconoscibile, quasi irritante della banda Saurini. Sotto di quattro gol (a condannare gli azzurrini anche degli errori individuali), il Napoli ha tentato la remuntada: ma la punizione-sveglia di Radosevic arriva, obiettivamente, troppo tardi. Inutile piangere sul latte versato: una squadra come questa, capace di fungere da capolista del girone C per ben 14 turni, doveva e poteva fare qualcosina in più, magari svegliarsi qualche minuto prima.
Ecco le pagelle di IamNaples.it:
Crispino 5: Colpevole di un grave errore di ingenuità in occasione del primo rigore clivense, non è ineccepibile nemmeno nell’uscita su Da Silva che bissa e mette una seria ipoteca sul match. Sul terzo e quarto gol, non può fare nulla. La sua prestazione è comunque macchiata.
Allegra 5: Come tutti i suoi compagni, subisce una netta involuzione rispetto ai fasti di inizio e metà stagione. E’ tra i giocatori-simbolo di questa Primavera e dispiace vederlo prendere parte attiva nella debacle odierna. Nervoso e deluso, esce dal campo senza nemmeno salutare il compagno che entra. Dal 60′ Savarise 5.5: Sarebbe forse stato il caso di schierarlo dall’inizio, magari in posizione di centrale per arginare la rapidità del “10” di D’Anna. Invece fa il terzino per mezz’ora e non fa nulla per emergere.
Celiento 4.5: Si fida troppo di Crispino in occasione del primo rigore del Chievo e sbaglia: buttare palla nelle ortiche avrebbe forse dato un’altra impronta al match. Anche il secondo rigore clievense lo vede protagonista, ma in quell’occasione l’arbitro Minelli risulta essere troppo fiscale. Patisce oltremodo la velocità della coppia d’attacco gialloblù. Triste epilogo di una stagione comunque super-positiva per lui.
Lasicki 4.5: Abile in impostazione e nel gioco aereo, il centrale polacco è in palese difficoltà quando deve rincorrere gli avversari, specie se si tratta di monsieur Da Silva, conosciuto come uno degli attaccanti più rapidi e con gamba di tutto il campionato Primavera. Ma forse le colpe non sono solo sue…
Nicolao 5.5: Quasi sempre tra i migliori, oggi possiamo parlare di Giuseppe Nicolao come uno dei “meno peggio”. Ha fisico e cervello, oltre ad un sinistro in netto miglioramento dal punto di vista prettamente tecnico. E’ pronto per un’esperienza in Prima Squadra, ma oggi non può evitare ai suoi un finale tutt’altro che lieto.
Palma 5: Su un campo pesante come questo, un lottatore come Palma dovrebbe fare la differenza. Invece oggi, più che della tigre affamata cui ci siamo affezionati nell’arco di questa lunga ed emozionante stagione, ha dato l’impressione di un micetto che a momenti affoga nel fango di Desenzano del Garda.
Radosevic 5.5: Bravo, fortunato e furbo sulla rasoiata della speranza, per il resto è degno membro della sagra dell’orrore. In netta ripresa negli ultimi 25′ ma, ahinoi, le gare durano qualcosina in più.
Fornito 4.5: Uno con le sue qualità dovrebbe, in questa categoria, fare la differenza ogni week-end. La perfezione, però, non esiste e allora il 10 azzurro gioca una delle sue peggiori partite della stagione. Ci può stare, ma il fatto che la sua giornata no combaci con quella della stragrande maggioranza dell’undici azzurro decreta la delusione finale. Dal ’77 La Torre 6: In controtendenza con il resto della rosa, Simone La Torre dimostra una discreta forma e, così come contro Palermo e Ternana, fornisce una buona prestazione, ordinata e sostanziosa.
Insigne 6: A corrente alternata, alterna, per l’appunto, giocate da poltrona a spunti da grande giocatore (quale può e deve diventare). Dopo il rigore del 4-2 si sveglia e tenta più volte il numero per riaprire definitivamente la gara, ma non è giornata.
Novothny 5.5: Come sempre encomiabile, è più utile alla causa azzurra quando ripiega che quando la palla ce l’ha lui: anche i compagni, però, fanno il possibile per non metterlo a suo agio; con una torre del genere, qualche cross in più dal fondo sarebbe forse cosa buona e giusta.
Scielzo 5: Girovago senza meta, non incide mai nell’economia del match. Esce sconsolato. Dal ’63 Barone 5.5: Più “punta” del compagno che rileva, ha il merito di tenere impegnata la retroguardia clievense nella propria metà campo. Non è comunque incisivo.
All. Saurini 5: Epilogo più triste per una stagione che prometteva ferro e fuoco, forse, non ci poteva essere. Dopo la delusione targata Mattiello del San Paolo, la Primavera azzurra assapora, a pochi giorni di distanza, un’altra cocente batosta, questa volta contro un avversario molto più abbordabile. Un quesito sorge spontaneo: difronte allo spauracchio Da Silva, per antonomasia uno dei velocisti del Campionato, non sarebbe stato il caso di puntare sul rapido Savarise invece che su Lasicki? Inoltre, il buon Francesco da Sant’Anastasia, è uno dei prodotti più longevi della “Scugnizzeria”. Stagione finita con l’amaro in bocca.
Chievo- Napoli. Ecco il tabellino completo del match con i giudizi di IamNaples.it:
CHIEVO (4-4-2): Provedel 6, Costa 6, Maccarone 6.5, Coulibaly 6.5 (cap.), Manfrin 6.5; Franchini 6, Toskic 7.5, Djiby 6.5, Messetti 7; Cissotti 6.5, Da Silva 7. All.: D’Anna 7.
NAPOLI (4-3-3): Crispino 5; Allegra 5 (dal 60′ Savarise 5.5), Celiento 4.5, Lasicki 4.5, Nicolao 5.5; Palma 5, Radosevic 5.5, Fornito 4.5 (dal 77′ La Torre 6); R. Insigne 6 (cap.), Novothny 5.5, Scielzo 5 (dal 63′ Barone 5.5). All.: Saurini 5.
ARBITRO: Minelli di Varese 5
MARCATORI: 25′ e 53′ Cisotti su rigore, 34′ Da Silva, 62′ Maccarone (C); 66′ Radosevic, 78′ Insigne su rigore (N).
A cura di Mirko Panico
