Il fair play finanziario che l’Uefa impone ai club, pena l’esclusione dalle coppe europee, avra’ tra i suoi effetti quello di un generale crollo degli stipendi dei calciatori. I piu’ colpiti saranno i campioni, che potrebbero arrivare a guadagnare anche 5 volte in meno rispetto ad oggi. In un’intervista a Repubblica il presidente dell’Uefa, Michel Platini, spiega: ”Chi guadagna oggi 15 milioni di euro ne prendera’ 2-3. Sempre venti volte piu’ di Pele”.
Per il numero uno della federazione continentale, inoltre, nel calcio europeo non c’e’ moralità: ”Dov’e’ la moralita’ se chi vince, quasi sempre e’ sopra le regole e le leggi? Noi adesso mettiamo le regole, e indietro non torniamo di sicuro. Ma nessuna caccia alle streghe, niente black list anche se in privato parleremo con certi club… Basta con le fughe in avanti, sono gli stessi proprietari che mi hanno chiesto aiuto. Noi vogliamo dare un futuro al calcio. L’obiettivo e’ il pareggio di bilancio: si spende quello che si incassa”.
L’austerity, sottolinea il presidente Uefa, passa per il ”taglio agli ingaggi ma non il salary cap come ha spiegato Rummenigge (presidente European Club Association, ndr) perche’ non siamo negli Stati Uniti, poi rose ridotte (massimo 25 giocatori), piu’ investimenti sugli stadi, piu’ cura dei vivaio…”.
Fonte: ASCA.it
La Redazione
F.C.
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