Michele Plastino è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sulla sedicesima giornata di campionato e sulla partita con il Cagliari del Napoli? Il Napoli è più forte del Cagliari, ma il Napoli può soffrire il giocatore dietro le due punte che può impedire il gioco del regista che fa muovere la squadra. Se qualcuno ti aggredisce lì, Sarri forse può pensare a Jorginho titolare che ha più esperienza di Diawara. Non è da sottovalutare il Cagliari che è una squadra imprevedibile, può fare una grandissima partita o una pessima prestazione. Attenzione, è una squadra di personalità plurima. E’ una partita difficile. Se poi la vince, il Napoli trae vantaggio dal derby di Torino e da Roma-Milan. E’ una domenica da sfruttare. Chi tra Zielinski e Allan? I due non cambiano il volto della squadra, forse con Allan c’è più esperienza tra i tre di centrocampo. Dipende da come Sarri valuterà il Cagliari. Sarri teme la partita con il Cagliari, credo si affidi alla vecchia guardia. Ho dei dubbi su chi giocherà lì davanti, credo anche lo stesso Sarri ci stia riflettendo. Più che una valutazione tecnico-tattica, credo che Sarri valuterà la tenuta mentale dei giocatori. Sarri ha i giocatori in pugno, e per avere i giocatori in pugno li devi saper gestire. Può essere la domenica in cui può finire in panchina Callejon, dando fiducia a Gabbiadini e a Mertens con Insigne titolare visto che sta andando bene. Callejon non avrà mai da dire qualcosa a Sarri perchè sa di essere insostituibile. Su Rog? Non me lo aspetto titolare, mi aspetto semmai che entri. Mi fiderei di Sarri, sa lui quando è il momento giusto per i vari calciatori. Mentre Milan ed Inter vanno a scovare in Primavera i giovani, il Napoli che dovrebbe fare qualcosa in più sul settore giovanile spende tanto per i giovani sul mercato. De Laurentiis crede nei giovani, ma deve lasciar fare all’allenatore. Non deve essere valutata solo la qualità del giocatore, ma anche l’inserimento nell’armonia della squadra. Non solo tatticamente, ma anche dal punto di vista relazionale coi compagni.
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