Oggi, presso la Biblioteca Comunale di Casoria, sita in Via Aldo Moro, è stato presentato l’ultimo libro di Raffaele Ciccarelli: “Più difficile di un Mondiale”. All’evento hanno preso parte, oltre all’autore e all’editore Carmine Testa, anche Gianni Improta, l’Assessore alla Cultura e allo Sport di Casoria, Luisa Marro e il direttore responsabile di CasoriaDue, Nando Troise. Presente anche una piccola rappresentanza politica locale nelle persone di Pasquale Tignola, Assessore all’Ambiente, Tommaso Casillo, Assessore al Commercio e alla Mobilità, Nicola Laezza, Consigliere Comunale e Ciccio Polizio, ex Sindaco di fine anni ’70.
A prendere la parola ad inizio evento è proprio Troise: “Mi corre l’obbligo di iniziare dai ringraziamenti. Ringrazio IamNaples.it che ha già dato ampio spazio all’incontro di ieri tenuto ieri a Pomigliano presso la Feltrinelli. Ringrazio TeleAkery che durante la trasmissione Corner ha dedicato gran parte della stessa all’ultima opera di Raffaele Ciccarelli. Un grazie va a tutti i presenti. L’unico mio rammarico è presentare questo libro proprio qui a Casoria dove il calcio ormai è scomparso soprattutto a causa della chiusura dello Stadio San Mauro, oramai divenuto monumento al degrado.”
Interviene Luisa Marro: “Non si può non condividere la rabbia di Nando circa lo stadio. Cerchiamo di essere un po’ più ottimisti e sperare nella riapertura dell’impianto. Per quanto riguarda il libro che oggi presentiamo, devo dire che mi sono soffermato sull’aspetto storico dell’opera, curato molto bene dall’autore. E’ stato bello leggere il capitolo riguardante il 2004 perché ho rivissuto l’esperienza personale di quell’anno in Portogallo”.
La parola passa all’editore Carmine Testa: “Questo per me non è un libro, è un’avventura. Questo sarà l’inizio di un percorso di tanti libri calcistici. Il capitolo che mi ha colpito di più è stato quello inerente Antonio Juliano che insieme al qui presente Gianni Improta sono stati gli idoli della mia giovinezza”.
Arriva, poi, il turno di Raffaele Ciccarelli: “Il libro vuole essere un percorso di memoria. Ho voluto ricordare i valori del calcio attraverso la storia, perché a mio avviso il calcio non può slegarsi dagli eventi storici. Sono tanti gli aneddoti che si possono citare. Perché è più difficile di un Mondiale? Tolte Argentina, Brasile e Uruguay, il meglio è in questa competizione: questo è sostanzialmente il motivo del titolo. In questo torneo, inoltre, ci sono sempre tante sorprese. Spesso ha fatto anche da trampolino di lancio a Nazioni come la Francia, la Spagna, ed ha sorriso a squadre come la Grecia nel 2004 e la Danimarca nel 1992. Prossimo capitolo? Io credo che Spagna e Germania siano una spanna sopra alle altre. Purtroppo o per fortuna, sono mosso da un senso di patriottismo e non riesco ad immaginare un Europeo senza un’Italia protagonista”.
In conclusione, significativo l’intervento di Gianni Improta: “Ho avuto modo di osservare qualche immagine che testimoniava le condizioni attuali dello Stadio San Mauro. Mi piange il cuore vedere questo tipo di situazione, soprattutto per i più giovani. Ho avuto modo di avere a che fare con i tre calciatori casoriani che hanno calcato palcoscenici importanti: mi riferisco a Luigi Caffarelli,Gaetano De Rosa e Giacomo Zunico. Tre ragazzi eccezionali, di un rispetto unico. Evidentemente il calcio e lo sport in generale non hanno fatto altro che giovare a queste tre persone. Per quanto riguarda il libro, faccio i complimenti sia all’editore che all’autore. Vorrei soffermarmi sulla vittoria del ’68 che vide protagonista Antonio Juliano, un grande calciatore, un grande professionista, ma con un carattere particolare. Faccio un in bocca al lupo all’autore e all’editore. Il mio scarso feeling con la Nazionale? Io ho toccato tutte le Nazionali giovanili, purtroppo però non ho avuto un buon feeling con la Nazionale maggiore. I motivi? Dopo aver smesso di giocare Valcareggi convocò ex calciatori in un mini mondiale in Danimarca. Il ct mi confidò che in passato aveva intenzione di convocarmi e di essersi rivolto a Juliano che rispose negativamente circa le mie condizioni fisiche…”
Dal nostro inviato alla Biblioteca Comunale di Casoria Stefano D’Angelo
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