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Più cuore che grinta, non sempre si vince così. Da oggi non basterà

Il cuore più che la testa, l’orgoglio più che la classe, la forza della disperazione più che il gioco: così il Napoli ha superato lo Swansea e si è qualificato per gli ottavi di finale di Europa League, appuntamento il 13 e il 20 marzo per le sfide con il Porto di Jackson Martinez, l’attaccante colombiano che De Laurentiis aveva tentato di acquistare in estate per affiancarlo ad Higuain. Spinta dalla passione del San Paolo, la squadra è riuscita a rimediare al gol – l’ennesimo gol – incassato per un errore difensivo e a restare sul treno europeo. Grazie a chi segna e anche a chi para perché Reina è stato straordinario come in Galles sette giorni prima. Pur fallendo almeno quattro gol, Higuain ha firmato la qualificazione a dodici minuti dalla fine, sfruttando alla perfezione l’assist di Mertens (e il rimpallo di due difensori gallesi): il belga era appena entrato al posto di Insigne, fino a quel momento l’azzurro più convincente.
Il Napoli di Benitez è sembrato il Napoli di Mazzarri, quello che attaccava con impeto e riusciva nei finali di partita a risolvere le situazioni più contorte. La “zona Mazzarri”, appunto, che cominciava nell’ultimo quarto d’ora. Contorta è stata anche questa sfida con i gallesi dello Swansea, sorpresi dalla prodezza di Insigne e poi in grado di rimontare, come altri avversari degli azzurri in questa stagione.
Gli attaccanti, Higuain in particolare, hanno sbagliato tanto ma gli errori più gravi li hanno commessi i difensori: l’azione dell’1-1 è stata ben costruita da Bony e finalizzata da de Guzman, ma la terza linea è stata ancora una volta imbarazzante. Per fortuna, Reina ha compiuto una prodezza dietro l’altra, salvando il risultato all’87’, prima di quel gol di Inler che nel terzo minuto di recupero ha posto fine alle sofferenze.
Benitez ha un altro concetto di calcio, lontano da quello espresso ieri sera dalla squadra, che è stata accompagnata dai tifosi verso gli ottavi di Europa League. Grazie al convinto sostegno del San Paolo – finalmente compatto – il Napoli è riuscito a superare il contraccolpo psicologico del gol dello Swansea e ad alzare il ritmo, senza farsi schiacciare da avversari tecnicamente dotati. Si corrono troppi rischi in difesa, è un limite che segna questa stagione. D’altra parte, le scelte di mercato in estate erano state chiare. Partito Cavani, la società ha puntato a ricostruire l’attacco, inserendo Mertens e Callejon alle spalle di Higuain, il grande colpo firmato De Laurentiis. Tra qualche mese si rafforzerà la difesa, il punto dolente.
Intanto, si va avanti in Europa League con la prodezza di Insigne (un segnale anche per il commissario tecnico Prandelli in vista dei Mondiali: ha segnato sei gol, la metà nelle coppe) e il colpo di Higuain, che sbaglierà anche gol facili – o apparentemente tali – ma è sempre decisivo, come i veri luminosi fuoriclasse.

Fonte: Il Mattino.

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