Ai microfoni di Radio Amore Campania, è intervenuto il giornalista Mediaset Maurizio Pistocchi. Queste le sue dichiarazioni:
“Non si capisce ancora chi godrà a fine campionato?. Gode la Vecchia Signora? La Juventus è un grande cantiere, il capo mastro doveva fare i mattoni e l’hanno messo a fare i palazzi. Doveva allenare la Pro Vercelli, invece si ritrova ad allenare i bianconeri. Ha fatto parecchi errori nelle ultime partite. Avevo pronosticato i supplementari e i rigori in Supercoppa, per poco non ci ho visto lungo, colpa di Insigne. Il rigorista deve essere un freddo, mentre Lorenzo è un emotivo e doveva evitare di andare sul dischetto.
Sono venuti fuori i limiti di Gattuso, guardate i tre gol presi a Verona, come il primo degli scaligeri, ho visto imbucate centralmente assurde. Bakayoko guardava i passerotti, pensava a Romeo e Giulietta, era fuori dalla dinamica del gioco. Questo deve preoccupare De Laurentiis seriamente, il Napoli ha speso tanti soldi sul mercato, cento milioni solo per Lozano e Osimhen. Poi ci sono tanti elementi come Lobotka, Rrahmani e gli altri che non giocano. Maksimovic ha giocato veramente male. O hanno sbagliato gli acquisti o sta sbagliando il tecnico.
Il Napoli contro la Juventus era troppo timido e a Verona ho visto un disastro difensivo, non può prendere assolutamente quei gol. Il Napoli vincendo a Verona e col Torino poteva andare a meno uno dall’Inter, ma ha buttato tutto.
Sostituto ideale di Gattuso? Ballardini da quando è arrivato al Genoa ha fatto più punti del Napoli e di altre tredici squadre, tanto per fare un esempio. Ho sempre detto fosse un grande allenatore, anche se gli ignoranti mi smentivano. Ballardini non è ruffiano coi giornalisti, non ha un procuratore e ai tempi del Palermo ha litigato con Moggi.
Fossi in De Laurentiis andrei a Firenze, mi siederei ad un tavolo e proporrei un contratto già firmato a Maurizio Sarri chiedendogli di tornare. Il grande errore di De Laurentiis è stato non avergli proposto un contratto in bianco, come fece Agnelli con Del Piero. Il valore aggiunto di quel Napoli era il gioco di Maurizio. Ma lui non ha voluto riconoscergli i grandi meriti”.
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