SAN RAFAEL. Il portiere del domani è quello che a Swansea, nella magia di una notte meravigliosa, s’è preso il Napoli e l’ha tenuto lontano dall’assalto del nemico: eppure c’era Reina alle sue spalle, che gli faceva persino da secondo; e c’era già un destino scritto attraverso quel talento mica da poco. Poi c’è scappato l’infortunio, qualche incertezza grossolana – tipo Bilbao – ed è divenuta insicurezza: Benitez lo aspetta, senza mettergli pressione, perché pure con il Toro qualcosa s’è notato, come sulla parata nel finale su Gazzi.
OH MICHU. Mica è una scommessa: parlano per lui le stagioni in Spagna e la prima allo Swansea; parlano, vero, anche certe prestazioni indecifrabili, adesso. Ma ha il fisico, può fare la prima o la seconda punta e sta declamando il codice-Benitez andando a fare il trequartista, travestendosi dunque da Hamsik, fungendo da ombra sul regista avversario e dunque spendendosi. Ha un fisico che richiede comprensione e però ha cominciato a muovere i primi passi, nell’azione che ha scatenato Higuain ed Insigne per il palo; poi gli dei gli hanno giocato contro, perché quella traversa l’ha disilluso e gli ha lasciato addosso una cappa opprimente. Ma ha conoscenze dello spartito e la fiducia di un allenatore che, in ossequio al rigore finanziario, è andato a scovare un uomo poliedrico e funzionale all’idea di calcio.
TANGO. Il ballerino s’è rimesso a giocare come sa, non ancora con gli stessi ritmi ed a quei livelli, però con una intensità ed una applicazione che induce Benitez a pensare positivo: forse il peggio è passato, certo non c’è più la querelle del rinnovo del contratto, non ci sono i mondiali all’orizzonte, non c’è un infortunio da smaltire, c’è da pedalare eccome, per ricominciare ad avvicinare lo Zuniga smarrito, quell’esterno destro (o anche sinistro) che è capace di fare la differenza, che non ha bisogno per recuperare di essere inventato esterno alto. Insomma, il calciatore che sarebbe piaciuto persino al Barcellona, che la Juventus aveva prenotato e che Benitez considera – dopo che per un anno non l’ha mai avuto – il rinforzo più pregiato per ritrovare il vero Napoli.
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