Deciso, fermo, carico di speranze, il giorno prima di Napoli-Bologna Stefano Pioli ha la voglia addosso di vivere una grande notte. « Ci manca l’acuto contro una grande squadra, fin qua lo abbiamo solo sfiorato con il Milan, sì, a Napoli abbiamo un’altra occasione». Se a Napoli tiri fuori il cognome Pioli si mettono a fare gli scongiuri e a toccare ferro, perché nessuno ha dimenticato che nel campionato passato con il suo Chievo l’attuale allenatore del Bologna ha battuto il Napoli sia all’andata che nel ritorno. « Il Napoli è in uno dei suoi momenti migliori, è una grande squadra e lo ha dimostrato anche in Champions League contro i top clubs dell’Europa. E’ vero che ha avutoqualche passaggio a vuoto in campionato solo in prossimità delle partite di Champions, ma è normale, non avendo ancora l’attitudine alla continuità di quelle squadre che sono abituate a vivere il doppio impegno da anni. Va detto che il Napoli sta costruendo qualcosa di importante e che ogni anno migliora, ora è facile immaginare che voglia recuperare il terreno in campionato, non dovendo giocare in Europa». Negli ultimi giorni Pioli ha blindato anche Casteldebole per nascondere a Mazzarri quelle che sono le sue intenzioni dal punto di vista tattico, il tecnico del Bologna si scusa con i tifosi. « Conosciamo le abitudini del Napoli, e di conseguenza abbiamo lavorato a porte chiuse volendo provare anche soluzioni diverse. E poi sottolineo come il Bologna sia la squadra di serie A che fa più allenamenti aperti al pubblico».
RAMIREZ E LA DIFESA- Gli mancheranno giocatori importanti come Portanova, Diamanti, Kone ma la consapevolezza di aver recuperato quasi in pieno Ramirez gli consente di vedere ugualmente una luce in fondo al tunnel. « E’ la prima settimana che Gaston ha lavorato con continuità, è evidente che stia pagando il poco lavoro fatto negli ultimi due mesi, certo, non è e non può essere al 100%, ma voglio prendere il suo massimo. Tatticamente il Napoli non è molto diverso dal Catania, e come il Catania porta molti giocatori nella metà campo avversaria, a esempio Campagnaro da difensore centrale diventa spesso un centrocampista aggiunto». Sì, Pioli andrà avanti con la difesa a tre, ma a tale proposito ha una sottolineatura da fare. « Di sicuro non difenderemo con tre giocatori, non accettando la parità numerica, l’unico modo per fare risultato è quello di non aprirsi e di non allargarsi, l’importante sarà restare corti e compatti in tutte e due le fasi del gioco, anche perché il Napoli è pericoloso anche quando non gioca il pallone, avendo qualità e gamba nelle ripartenze». Ha le idee chiare, Pioli sa bene come dovrà essere affrontato il Napoli, ma un conto è la preparazione della partita e un conto sarà la partita stessa. « Non vogliamo essere passivi, non vogliamo e non dobbiamo pensare solo a difenderci, contro le grandi se non te la giochi è durissima. Il Napoli va aggredito in tutte le zone del campo, per quello che ci riguarda dobbiamo cercare di portare più uomini possibile nella loro area. Cosa chiedo al Bologna? Di fare una partita vera pallone su pallone». Lo scorso anno modellò il Chievo sul 4-3-1-2 a Napoli e sul 3-5-2 a Verona, oggi con il Bologna tornerà a percorrere questa seconda via. « Con il Napoli non c’è regola, il Parma lo ha battuto giocando a 4 dietro, la Juve gli ha creato problemi con il 3-5-2». Ecco la sua morale: « Al di là dei numeri, al di là degli schemi, quello che conta veramente è l’atteggiamento, ed è l’atteggiamento che non dovremo sbagliare per niente al mondo».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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