Pietro Vierchowod, lo zar delle difese, 55 anni da compiere il 6 aprile, 562 partite e 38 gol in serie A, certi messaggi per abitudine li manda forti e chiari. «Il Napoli deve migliorare in difesa, deve prendere qualcuno che faccia fare un salto di qualità al reparto. Nulla è perduto per lo scudetto, ma serve un innesto importante. Un colpo di prestigio come un anno fa fece il Milan con Balotelli, per intenderci». Con la Roma ha vinto lo scudetto nel 1983 e con la Juventus la Coppa dei Campioni nel 1996. In mezzo ci ha messo uno scudetto, quattro Coppe Italia e una Coppa delle Coppe con la Sampdoria con cui ha giocato ben 12 anni. Questa Sampdoria può creare grattacapi al Napoli di Benitez? «In questa serie A non c’è mai nessuna gara che abbia l’esito scontato. E poi quando c’è una squadra, come quella azzurra, che spesso va in difficoltà quando si tratta di marcare a uomo tutto è possibile». Detta così, sembra un Napoli in difficoltà? «Mi spiego meglio: ai miei tempi per prima cosa ci insegnavano a marcare a uomo, poi la zona veniva da sé: Benitez e gli altri non mi pare che inseguano questo genere di insegnamento elementare. E allora, soprattutto in area di rigore, spesso le difese vanno in difficoltà. Come capita qualche volta ad Albiol e ai suoi compagni. E tutto può succedere». Per il Napoli è quasi una gara decisiva quella di oggi? «Non lo era Juve-Roma di ieri sera e non lo è quella tra gli azzurri e blucerchiati. Io non userei questo termine quando manca tutto questo tempo alla fine del campionato». I tre punti sono obbligatori, però «Questo è evidente. Ma di sfide davvero decisive io ne ricordo solo una, quella tra Samp e Inter nel ’91: vincemmo 2-0 a Milano a 4 giornate dalla fine, con i nerazzurri staccati 3 punti. Ecco diciamo che se il Napoli rallenta ancora in casa può cominciare a mettersi il cuore in pace». E puntare all’Europa League? «Conosciamo il Napoli di Benitez: è una squadra che non molla mai. Lo ha dimostrato spesso nel corso di questa stagione. La partita con la Sampdoria non sarà una formalità anche perché dopo il cambio del tecnico i doriani sembra abbiano ritrovato davvero grandi energie». Otto punti nelle ultime sei gare: il Napoli deve riprendere con un ritmo diverso? «È evidente, non è questo un cammino che porta allo scudetto. Non c’è niente però di importante come il morale: se è alto, riesci a dare il 110%, sennò ti può giocare brutti scherzi. Comunque, la squadra di Benitez è forte anche psicologicamente, mi piace. E quando la vedo giocare, nonostante i guai in difesa, sento il profumo dello scudetto possibile». Magari con qualche innesto a gennaio? «Fondamentale. Il Napoli ha le risorse da poter investire nel mercato invernale. Come ha fatto il Milan con Balotelli dodici mesi fa: alla fine i rossoneri sono stati protagonisti di una rimonta super. Se il Napoli indovina i rinforzi giusti può riuscirvi». Un suo Napoli-Sampdoria. «Il 4-1 nell’anno della scudetto con i gol di Mancini e Vialli è qualcosa che ricordo ogni volta che vedo le immagini del San Paolo».
Fonte: Il Mattino
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