Antonio Piccolo, presidente della Scuola Calcio Arci Scampia, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di IamNaples.it a margine della conferenza stampa di presentazione dell’evento MundiaNapoli 2015. Ecco come ha risposto alle nostre domande: “Bilancio stagionale? Il nostro bilancio è più che positivo, non ci poniamo mai limiti ed obiettivi. È stato un grande anno, i nostri ragazzi si sono fatti valere in tutte le categorie. In modo particolare abbiamo fatto quasi per scommessa una squadra di calcio a 5 e siamo arrivati alle finali nazionali! Abbiamo sfiorato lo scudetto, perdendo solo in semifinale contro la squadra che ha poi vinto il titolo, ovvero La Meridiana di Catania. Gli Allievi hanno centrato il traguardo dei play off e ben si comportati anche Mini Giovanissimi ed Esordienti. Guardiamo molto al sociale ma abbiamo anche dei grandi valori tecnici ed i risultati dei nostri ragazzi lo dimostrano. Armando Izzo? A tal proposito lui è il vero esempio della nostra organizzazione, ha sposato fin da subito la nostra concezione sociale ma si è avvalso anche dei nostri valori tecnici ed è arrivato in alto. Ha fatto un grande campionato in Serie A con il Genoa. Rammarico per il mancato proseguimento della sua carriera a Napoli? C’è stato molto rammarico, in primis da parte di Armando. Ogni napoletano sogna di vestire la casacca azzurra. Ha fatto tutta la trafila del settore giovanile partenopeo e dopo l’esperienza ad Avellino il club ha deciso di non riscattarlo. C’è da valutare anche l’aspetto positivo: Napoli è una piazza esigente, le pressioni sono enormi…a Genova ha potuto esprimere a pieno il suo potenziale. Lavoro di Gianluca Grava nel settore giovanile del Napoli? Per noi il Napoli è stato sempre un punto di riferimento, Grava è una persona in gamba e sta organizzando bene il settore giovanile. Credo però che la società debba mettere a disposizione del responsabile e del reparto tecnico in generale più risorse, più mezzi e più strutture. In caso contrario, difficilmente grandi campioni verranno fuori dal vivaio napoletano”.
Dal nostro inviato a Palazzo San Giacomo Antonio Fusco
