Sandro Piccinini è intervenuto ai microfoni di “Un Calcio alla Radio” in onda su Radio CRC. Ecco le sue parole: “Sul tandem Insigne-Mertens? Ancelotti non è l’ultimo arrivato, lasciare però fuori Mertens in questo periodo non è il massimo. Molti rimproveravano Sarri di utilizzare sempre gli stessi, Carlo sta facendo un ragionamento diverso perché immagina di arrivare fino in fondo a tutte le competizioni. Un fuoriclasse come il belga però, al massimo della forma, non credo si possa discutere. Anche la sintonia con Insigne è fuori discussione, non toccherei niente lì in avanti. Zielinski o Fabian Ruiz con il Psg? Lo spagnolo sta crescendo in modo vistoso, è un giocatore che deve ancora maturare e che deve migliorare dal punto di vista fisico. Però sta mettendo in mostra doti tecniche importanti, sta regalando giocate di livello superiore alle aspettative. In una partita sì delicata ma di grande qualità tecnica può tornare utile. Uno dei punti deboli del Psg è in mezzo al campo, perché spesso perde l’equilibrio. Il Fabian Ruiz visto recentemente può fare al caso del Napoli con il Psg. Sul Napoli c’erano perplessità sul mercato fatto in estate, ma quella del Napoli è un altro tipo di politica. Per quanto riguarda l’organico quello sì, è stato sottostimato. L’idea di Ancelotti è stata invece fenomenale, è stata una mossa vincente. Sostituire Sarri non era facile. A livello individuale il Napoli non è ovviamente al pari della Juventus o del Barcellona, ma come squadra il Napoli sta rendendo alla grande. Questo è merito di Ancelotti ma anche della società. Il Napoli sta usando il massimo tutto il resto al di là dei valori tecnici. Gli azzurri fanno impressione per continuità e solidità, elementi che in passato si vedevano meno. La squadra è più consapevole della propria forza. Napoli-Psg? I francesi hanno giocatori che possono inventare un gol dal nulla, ma è una squadra non equilibrata che perde spesso compattezza ma che può far male. Dipenderà molto dal Napoli, dalla sua compattezza. Mi piacerebbe rivedere il Napoli visto con il Liverpool, che ha pazienza e aspetta. Queste sono cose però che Ancelotti sa benissimo, la Champions è casa sua e sa come muoversi. Si può essere ottimisti.”
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