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Piccinini: “Insigne? L’offerta fatta da ADL fa parte di una politica efficace”

Sandro Piccinini, giornalista e telecronista sportivo, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione in onda sui 90FM. Ecco, di seguito, le sue parole.

Che idea ti sei fatto sulla questione Novak Djokovic?
“Credo sia un autogol per tutti, è palesemente una scelta interessata. Dovrebbero però esserci delle regole per tutti, non si capisce come sia venuta fuori questa esenzione e io non escludo che potrebbero esserci anche dei colpi di scena. Se ne dovrebbe trarre una morale, tutti stiamo soffrendo, tutti stiamo limitando le nostre libertà ma possiamo accettare questa situazione solo se le regole sono uguali per tutti. Io mi auguro che anche nel nostro sistema sportivo le regole saranno uguali per tutti e che ci sia una vigilanza super partes”.

Assomiglia un po’, nella gestione, alla situazione che ha visto coinvolta la Salernitana?
“In questo caso c’erano stati già dei segnali sulla conclusione possibile della trattativa con l’acquirente, la cosa più importante è sempre che ci sia una regola e che vengano stabiliti dei paletti, questo è il fattore che dovrebbe essere comune a tutte le controversie che riguardano situazioni particolari”.

In Italia come verrà gestita la situazione dei calciatori non vaccinati? Si parla ad oggi di Smalling della Roma e Sansone del Bologna.
“Io credo che non si possa raggiungere un compromesso in questo caso, il non vaccinato non può stare in un gruppo e va messo fuori e io credo che le società potranno far leva sul contratto e intervenire nel caso in cui un calciatore non rispetti le regole poste. Se da professionista non ti metti nella condizione di giocare le partite per cui sei pagato io società intervengo in primis da un punto di vista economico. In più ci sarebbe un danno evidente anche dal punto di vista tecnico nel sistema squadra e il rischio di spaccare uno spogliatoio. Non è possibile inserire un non vaccinato in un gruppo squadra di 30 o 40 persone, la situazione è molto semplice dal punto di vista normativo, chi non si adegua in qualche modo dovrà pagare un prezzo”.

La prossima giornata come la vedi, tra la variabile covid e i big match che ci saranno? Che partita sarà per la Roma?
“Milan Roma e Juve Napoli sono due partite molto delicate. Innanzitutto non mi è piaciuta la scelta di sorteggiare un campionato asimmetrico, perché cambiando l’ordine dei fattori nel ritorno e mi ritrovo a giocare 5 o 6 partite di seguito contro squadre forti la penalizzazione non è poca. Per quanto riguarda la Roma dovrà affrontare due partite molto difficili perché le rose delle due avversarie sono superiori; in più la Roma ha molti giocatori non al meglio della condizione, ci sono vari punti interrogativi. Il Milan non sembra avere invece tutti i problemi della Roma, sarà una partita difficile per entrambe le squadre ma la Roma per le difficoltà della rosa dovrà affrontare un momento tutto in salita”.

Ti piace Maitland-Niles?
“È un giocatore molto dinamico, a me piace ed è proprio quello che serve alla Roma. È giovane e forte e aggiungerebbe anche quella qualità e quella gamba che stanno venendo a mancare in alcune partite. Secondo me ci vorrebbe anche un altro innesto in mezzo al campo e poi servirebbe un giocatore un po’ più tonico in avanti, perché Abraham ancora non ha espresso tutto il suo potenziale fisico e tecnico e mi è sembrato troppo leggero. Il seguo da molto tempo il calcio inglese e l’ho visto giocare molto bene ai tempi del Chelsea di Lampard, io ho solo il sospetto che il campionato italiano non sia quello più adatto a lui, forse perché è giovane e sta facendo una nuova esperienza in un campionato molto difficile per gli attaccanti, ma fino ad oggi Abraham non è stato quel centravanti infallibile che fa la differenza”.

Un pensiero su Nicolò Zaniolo, anche in ottica Nazionale?
“Zaniolo purtroppo ha avuto degli infortuni pesantissimi, ma se recupera al 100% è un calciatore formidabile, è uno di quei giocatori che riesce a strappare e a creare spazi. Credo sia stata ottima l’intuizione di Mourinho di affiancarlo al centravanti per renderlo più libero. Secondo me è un giocatore fondamentale sia per la Roma che per la Nazionale”.

Che idea ti sei fatto sulla situazione di Lorenzo Insigne? Perché sceglie di andare a Toronto?
“Basta conoscere un po’ De Laurentiis per capire che non avesse nessuna intenzione di rinnovare il contratto di Insigne. Molti se la prenderanno con Insigne chiamandolo mercenario ma i contratti si fanno sempre in due. Intento credo che un libero professionista sia libero di decidere dei propri interessi e non ho nulla da dire sulla scelta, perché può essere dettata da fattori che noi non possiamo conoscere e io non ci sto a fare la morale. Il Napoli ha un altro tipo di filosofia, per spezzare una lancia in favore di De Laurentiis, perché in questo modo De Laurentiis riesce a tenere i conti a posto mantenendo comunque una squadra competitiva. È chiaro che questo può non piacere ai tifosi ma bisogna dare atto a De Laurentiis che tiene in alto in classifica una squadra che è stata da lui prelevata sull’orlo del fallimento. Poi che l’offerta fatta a Insigne sia stata un’offerta a ribasso è quasi certo, ma fa parte di una politica efficace”.

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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