Sandro Piccinini di Mediaset intervenuto ai microfoni di Radio Gol in onda su Radio Kiss Kiss ha rilasciato alcune dichiarazioni così raccolte e sintetizzate da IamNaples.it:
“La Juve resta sempre la favorita ai nastri di partenza, ma bisogna capire se il gap è aumentato o diminuito; la Juve ha fatto acquisti interessanti e mirati anche se Llorente e Ogbonna non vengono utilizzati da Conte, l’unico è Tevez non ancora in piena condizione. Le altre, specie il Napoli si sono avvicinate. De Laurentiis con Cavani ha preso atto della sua volontà e vendendolo ha reinvestito non pensando a lucrare investendo sull’organico e lo ha fatto bene, con intelligenza e utilità. Uomo gol? Non è detto che Higuain riesca a fare 33-34 gol il primo anno, ma ci si può arrivare migliorando la qualità del gioco e sfruttando più uomini. Vincere e segnare sono concetti diversi, fermo restando che il talento di Higuain è altissimo, De Laurentiis ha portato sicuramente il top player con esperienza internazionale e credo proprio che non ci metterà troppo tempo ad ambientarsi, d’altronde chi si è già ambientato al Real Madrid, conosce già bene di calcio. Cavani resta Cavani, e Higuain stesso ha capito che non bisogna paragonarsi ai suoi gol, Benitez vuole migliorare la qualità media della squadra e io devo fare i miei complimenti alla società e a Bigon che hanno scelto delle pedine già pronte in dei ruoli in cui c’era bisogno. È facile pensare che le intenzioni di Cavani fossero ben note e la società non si è fatta cogliere impreparata. Il Milan? c’è qualcosa da rivedere in difesa e in attacco, si parla sempre di Honda per ricercare quella qualità persa con Boateng; nella linea di contenimento va bene, manca il trequartista e in difesa mancano alternative di qualità. A parte De Sciglio la difesa qualche scricchiolio ce l’ha. Fiorentina? Gioca un calcio bellissimo basato sul centrocampo i cui perni sono rimasti; Gomez sappiamo tutti chi è e vedremo tutti quando tornerà in condizione idem Rossi. Qualche problema lo dà il portiere, un po’ il punto debole. L’Inter? A Napoli Mazzarri ha lasciato qualche rimpianto forse, anche se vedo il grande entusiasmo di Benitez. Mazzarri soffre un po’ la questione societaria, le risorse arriveranno forse dopo il tempo massimo e al momenti resta un grande punto interrogativo. Milito è fuori da molto, Icardi non mi sembra ancora pronto per il palcoscenico milanese, vedo poca qualità in mezzo al campo e ancora qualcosa da rivedere in difesa. La sua forza d’urto comunque è quella che è e il lavoro di Mazzarri è buono. La Roma? Parte da una situazione molto difficile con le contestazioni all’allenatore, la società è interessata a vendere e sta vendendo bene ma l’organico si sta impoverendo, se Lamela va via lascia un vuoto, Osvaldo idem, bene affidarsi a un fuoriclasse immenso come Totti; Benatia è buono ma soprattutto noto che a livello ambientale il pubblico così critico può costituire un problema in più.”
La Redazione
M.V.
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