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Pianeta dilettanti, la carica dei 26mila calciatori

Atterraggio sul pianeta del calcio dilettantistico campano, un mondo popolato da 26 mila atleti che animano i campionati di Eccellenza, Promozione, Prima, Seconda e Terza categoria, del Calcio a cinque, di quello femminile, per arrivare alla base rappresentata dalle circa seicento società del settore giovanile, comprese le scuole-calcio dei primi passi dei «giovani amici», bambini dai sette anni in su. Qui i tesserati raggiungono quota 58mila, perché anche i bambini appena in età scolare che frequentano le scuole-calcio sono tesserati Figc. Molte delle 1600 società del Comitato Dilettanti vantano nascita pluridecennale e hanno contribuito molto allo sviluppo del calcio in Campania. E in esse sono stati ragazzi calciatori diventati famosi, anche con l’azzurro della Nazionale. Un esempio per tutti Antonio Juliano, l’ex della Fiamma Sangiovannese, club della periferia di Napoli che ebbe, a vita, un presidente molto amato, il comandante Giovanni Russo. Scavando tra le carte delle prime affiliazioni dopo la nascita del Comitato nel 1908 affiorano le benemerite: Portici (1906), Savoia (1908), Nocerina (1910), Viribus (1917), Cavese (1919), Agropoli (1921), Ercolanese e Caivanese (1924), Gladiator e Paganese ( 1926), Angri (1927), Sapri (1928), Battipagliese (1929), battistrada del movimento del quale segnano un gran pezzo di storia. Tra le società di più remota militanza, alcune con oltre mezzo secolo di attività continuativa, Calpazio, Faiano, Libertas Stabia, Virtus Carano, Montesarchio, Airola e Apice, Cimitile, Bruscianese Club Azzurro, Piedigrotta, Vollese, Pimonte, Santa Maria di Castellabate, Audax Salerno, Giffonese, San Vito Positano, Scario, Zupo e l’elenco potrebbe continuare a disegnare l’intera regione.
A scavare, poi, nelle anagrafi sportive dei tesserati, di nomi importanti se ne trovano tanti, per dire, alla rinfusa: Massa, Wilson, Cordova (che fucina era la Flegrea di Armando Caròla…), Montella, Caccia, Alessio, Buoncammino, Mirante, Sicignano, Talamo, Floro Flores, Paolo Cannavaro, Armellino, ma solo sempre per fermarsi a citazioni alla rinfusa. Nel ruolo di dirigenti un lungo elenco di personaggi di spicco come Nicola Arcasenza, maestro della burocrazia calcistica; o del buon Carmine Dilettevole, mite e prezioso organizzatore dell’attività. E così quelli di Aniello Giordano, di Guglielmo Scarlato. Anche qui si va per difetto.
Da Napoli ai terreni ai confini con la Basilicata, un movimento enorme, secondo soltanto a quello che popola la Lombardia: un semplicissimo confronto delle rispettive aree geografiche e delle relative province dice che la Campania, almeno in questo, non teme confronti. E vanta, per l’attività giovanile e scolastica, guidata dal professor Salvatore Amatrudo, il primato nazionale in assoluto. La casa madre è al terzo piano di un palazzone al numero 115 di via Strettola Sant’Anna alle paludi, parallela della sempre trafficata via Galileo Ferraris. Il Comitato Regionale, «’O comitato», è qui da trentasette anni, nei locali di proprietà dal 2004 che occupano l’intero piano, da poco completamente restaurati e prossimi all’inaugurazione.

 

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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