Una squadra rilassata, non concentrata per quella che era la sfida tra big o presunte tali. Vladimir Petkovic pensa positivo nonostante la sconfitta, pesante, ma lui cerca di allontanare i cattivi pensieri. «Conteranno le prossime partite, adesso il distacco è niente – ha spiegato l’allenatore – e c’è tutto il tempo per recuperare e confermare, o non confermare sia chiaro, i nostri valori. Dobbiamo rimanere positivi e non siamo meno forti di nessuno. Dobbiamo, però, confermarlo sul campo». I sogni di gloria per il momento sono riposti nel cassetto. Il colpo subito al San Paolo ridimensiona la Lazio che, partita in campionato con il piede giusto, adesso si ritrova con due sconfitte di fila, Genoa e Napoli, e senza i punti che sperava di avere in classifica.
È mancata la concentrazione, colpa anche di partite ravvicinate. «Si gioca tanto, si viaggia e questo può comportare la poca concentrazione. Ma ieri sera siamo stati molli, poco cattivi». Una partita che dopo due minuti ha preso una strada diversa. Il gol di Klose con il suo colpo di mano ha incanalato Napoli-Lazio su un sentiero diverso. «Quella rete giustamente annullata – ha spiegato Petkovic – ci ha tolto equilibrio e piano piano siamo spariti dal campo. Ci ha quasi tagliato le gambe. Siamo diventati, come ho detto, molli. Ma dobbiamo essere consapevoli di aver fatto un bel gesto anche se ci sono situazioni che caricano o scaricano irrimediabilmente la squadra». Eppure, il tecnico croato si è detto convinto che la sua Lazio abbia fatto qualcosa in più del Napoli, almeno fino al secondo gol di Cavani. «Fin lì abbiamo giocato meglio noi. Sì, sono convinto che abbiamo fatto meglio del Napoli».
La difesa non ha funzionato. Errori di gioventù, di una squadra che sta imparando a giocare come vuole lui. «Prima della partita abbiamo parlato proprio degli spazi da non concedere e il Napoli, poi, ha segnato due gol con noi troppo lontani. Il primo lo avete visto, il secondo è una stupidata nostra. Peccato perché ne avevamo parlato prima, avevo predicato attenzione proprio a questo». Petkovic aveva chiesto di segnare al San Paolo. Non è accaduto e la Lazio ha fatto una brutta figura. «Ero convinto di questo ma abbiamo giocato bene. Purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo i nostri errori e poi, dopo averli commessi, è diventato difficile, quasi impossibile, rientrare in partita. Però, non dimentichiamo il merito dei nostri avversari».
Ha mandato in campo, quasi per disperazione, Floccari. Poteva entrare Zarate ma su questo tasto Petkovic ha evitato di commentare. «Scelta tecnica», ha detto chiudendo ogni discorso. Prima della partita, quando le attese erano ben diverse, Lotito aveva espresso il suo punto di vista sulla squadra. «Petkovic è convinto delle potenzialità del gruppo – ha detto il presidente – e, ha aggiunto, la crescita non è finita. Io sono invece convinto di avere allestito una squadra competitiva anche se, poi, la qualità non si traduce sempre in risultati. Vedete quello che è successo con il Genoa? I risultati dipendono spesso da fattori imponderabili e sono indipendenti dalla qualità e dalla forza della squadra».
Fonte: Il Messaggero
La Redazione
P.S.
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