Donato Di Campli si sposa venerdì prossimo, con Simona. Nell’ultima settimana da single il procuratore di Marco Verratti dovrà stare attento soprattutto ad evitare la scomunica, se è vero che sta per piazzare all’estero uno dei più grandi talenti del calcio italiano. Juventus e Napoli non la prenderebbero bene. Il club bianconero ce l’aveva in pugno, poi la trattativa si è raffreddata per i capricci di Bouy e Troisi, contropartite tecniche indisciplinate. I partenopei erano pronti per inserirsi in seconda battuta, ma anche con loro c’è stata una frenata.
LE VOCI – I rumors su Verratti sono iniziati da un paio di giorni, cioè da quando il giocatore ha deciso (o qualcuno ha deciso per lui) di rinunciare al premio «Rochy Marciano» che gli avrebbero dovuto assegnare ieri sera. Il malumore degli organizzatori ha fatto scatenare i cronisti e scoperchiare la pentola. «Il ragazzo è in vacanza, lontano, ora deve stare tranquillo perché c’è in atto un movimento che potrebbe cambiargli la vita». Non un terremoto vero, per fortuna, però una situazione magmatica decisamente inaspettata. Il Pescara, qualche giorno fa, lo aveva ufficialmente ritirato dal mercato. Poi, un’intervista al presidente Sebastiani aveva riaperto i giochi. «Vedremo, se dovesse arrivare un’offerta importante? ». Arriverà? Probabilmente sì, in qualche modo lo si era intuito. Nessuno si espone, ma le mezze ammissioni, quei «non posso dire niente», diventano tanti piccoli indizi che possono costituire una prova. D’altronde il mercato ha girato attorno a Verratti sempre a ritmi intermittenti, ora qui ora là, resta un altro anno al Pescara e poi si vedrà, parte non parte, la parola fine non è mai stata messa. In fondo c’era da aspettarselo, nessuno si meraviglia troppo. La novità è che se si dovesse concretizzare la pista estera Verratti andrebbe subito, senza restare una stagione in prestito. E non è un caso che la società bianco-azzurra abbia provveduto a cautelarsi cercando qualcuno del suo ruolo (il primo, Colucci, è già in arrivo da Cesena).
LE PRETENDENTI – Ma il punto è: dove andrà? Con tutti i soldi che ci sono in ballo non lo direbbero neanche sotto tortura. Perciò questione consegnata alle intuizioni. Poche le tracce, tanti i depistaggi. Ad ogni modo, galleggiando sulle ipotesi, Manchester City e Psg avevano già mostrato un certo interessere. Roberto Mancini ha sempre avuto parecchie attenzioni per il gioiellino pescarese, mentre Ancelotti (si è visto con Thiago Silva) ha alle spalle un club che non bada a spese.
IL SOGNO – Il Barcellona? E’ fantacalcio. Lì verrebbe soffocato da tanti mostri sacri, anche se tecnicamente per lui sarebbe una collocazione congeniale. Una volta inserito nel meccanismo, vallo a sapere. Agli azulgrana, magari, potrebbe essere stato segnalato da Pep Guardiola che da lunedì 9 luglio si godrà per quattro giorni il mare di Pescara, schivando in tempo utile l’anticiclone «Caronte» che in queste ora sta paralizzando la città con il suo soffio bollente. Guardiola è amico intimo di Manuel Estiarte, leggenda della pallanuoto, tanto che lo ha voluto come dirigente a Barcellona fino al suo addio. Estiarte, che risiede a Pescara, a sua volta è il genero di Vincenzo Marinelli, dirigente dell’Under 21 e molto vicino alle sorti biancazzurre. Tra l’altro la scorsa sera è stato a cena a casa sua Ciro Ferrara, che era in predicato di sedere sulla panchina abruzzese prima che arrivasse Stroppa. Ipotesi molto creativa, d’accordo, però un po’ di gossip estivo non guasta. Tornando alle possibili destinazioni di Verratti, mettiamoci pure qualche Paperone russo e qualche tedesca ambiziosa. L’insalatona è servita, chissà che non risvegli l’appetito di Juventus e Napoli.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
