Guglielmo Stendardo, difensore del Pescara ed ex azzurro, è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Su Real-Napoli? Sono orgoglioso di una squadra che gioca a calcio in modo spettacolare, a prescindere dal risultato. Esprime il miglior calcio in Italia, lo dico da addetto ai lavori. Oltre al bel calcio ci sono anche risultati, è una squadra che ha una striscia utile consecutiva in campionato di quattordici partite. Un attacco così importante, con giocatori così forti, non si vedeva a Napoli da vent’anni. Il livello tecnico di alcuni giocatori del Real mi è parso superiore in alcuni momenti della partita. Il livello tecnico del Real è superiore rispetto al Napoli, al San Paolo però non sarà facile per il Real. In una partita secca può succedere di tutto, ci sono solo due gol di scarto. Il Napoli può mettere in difficoltà gli spagnoli. Sul ritorno di Zeman a Pescara? Quando un allenatore arriva dà una scossa mentale. Ci ha detto di giocare liberi mentalmente, senza assilli e senza pensare a ciò che può determinare un risultato. In questo giorni Zeman è stato più un bravo psicologo, abbiamo avuto pochi giorni per lavorare sul campo e assimilare le sue idee di calcio. Ha fatto un lavoro mentale. Quando c’è un cambio di allenatore ogni giocatore vuole dimostrare qualcosa in più. Venivamo da situazioni sfortunate, un pò di limiti li abbiamo ma ieri abbiamo fatto una partita bella e divertente. Una rondine però non fa primavera. Siamo consapevoli di avere delle qualità, dimostrate ieri. Non credo ai calciatori che giocano contro gli allenatori. Un calciatore in campo dà sempre il massimo, non è certo contento di fare brutte figure. In campo andiamo noi calciatori, abbiamo delle responsabilità nei confronti della tifoseria, della città che rappresentiamo. Ci sono momenti in cui però i calciatori non riescono a dare sempre il massimo per determinati fattori. Calciatori che giocano per dimostrare qualcosa ai Presidenti? Ci può stare, è anche bello vedere calciatori che vogliono reagire a determinate scelte fatte da un allenatore o da un presidente. Ogni calciatore non può pretendere che tutto vada bene in tutta la sua carriera, nei momenti in cui viene messo in discussione deve dimostrare prima di tutto di essere un grande uomo e poi un bravo calciatore. Sul Presidente? Sono dispiaciuto per ciò che è successo.”
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