Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo:
“Al di là di Verratti, Immobile e Insigne, ci sono tanti giocatori nel giro della nazionale che sono passati per il Pescara. Noi valorizziamo i giovani, dandogli le giuste possibilità, arrivano in alto. La Serie A, dico sempre, è un altro sport soprattutto dal momento in cui ci sono differenziazioni economiche importanti. È lo stesso motivo per cui, in genere, le neopromosse sono quelle destinate a fare un campionato a parte, bisognerebbe riguardare la divisione delle risorse. Da anni la Serie A è divisa tra le prime dieci e poi il resto del mondo. Ci siamo salvati per il rotto della cuffia, ma il Pescara rischiava la retrocessione senza carte in regola. Non ce l’aspettavamo noi, né i tifosi del Perugia. Quest’anno per noi è stato molto sfortunato, abbiamo avuto anche partite con tanti infortuni. il modello Atalanta è certamente importante, ma nasce da molto lontano. Hanno sempre lavorato molto bene il settore giovanile, hanno un bacino d’utenza superiore, alla fine contano sempre gli aspetti economici.
Palmiero, Ciciretti e Machach? Io ho chiesto Tutino, l’unico che potrei prendere è Palmiero: negli altri ruoli siamo già coperti.
Napoli-Pescara? Sfidiamo una big d’Europa, noi non siamo al completo. Certamente abbiamo bisogno di mettere minuti nelle gambe”.
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