LA CRESCITA . E allora, le ultimissime sull’attacco e sulla caccia all’uomo che dovrà colmare la voragine aperta sulla sinistra dall’infortunio di Insigne e incrementare il valore del reparto. Un’edizione straordinaria andata in scena domenica a San Siro, dopo la partita di qualificazione a Euro2016 che l’Italia di Conte ha pareggiato con la Croazia di Niko Kovac. E di Perisic, appunto. Il giocatore del Wolfsburg, in grande crescita dopo l’inizio di stagione a handicap per un infortunio a una spalla, ha cominciato a carburare sia in Bundesliga sia in Nazionale: 4 gol nelle ultime 4 partite (3 in campionato, oltre a quello di domenica), con un rendimento progressivamente sempre migliore. Colonna della Croazia e anche della seconda squadra di Germania, impegnata a tenere testa al grande Bayern e ora seconda a quattro punti dai ragazzi di Guardiola. Mica male.
PORTE APERTE. Buone anche le poche, ma intense dichiarazioni che Perisic ha rilasciato nel ventre di San Siro dopo il pareggio con l’Italia. Considerazioni varie sulla partita, l’analisi del gol e poi la risposta tinta d’azzurro alla cruciale domanda, “andrai al Napoli a gennaio?”: «Vediamo. Andiamo piano, piano». Avrebbe potuto rispondere in mille modi, e invece tutto sommato non ha fatto altro che aprire le porte di casa. Ora, come disse qualche giorno fa il suo manager, Tonci Martic, tocca ai club parlare: «Spetta al Napoli fare un’offerta al Wolfsburg. Per quanto ci riguarda non ci sarebbero problemi: se le società troveranno un accordo, sono convinto che poi lo troveremmo anche noi. Ho buoni rapporti con il Napoli».
IDENTIKIT. Ammiccano, Perisic e il club azzurro; si scambiano messaggi, attraverso intermediari e manager, e nel frattempo lavorano. O meglio il Napoli lavora, perché il giocatore è ritenuto molto idoneo per le caratteristiche e le propensioni (soprattutto difensive), e gli altri aspettano: Ivan, che dal canto suo sa perfettamente e con grande gioia di essere un obiettivo di Rafa sin dall’estate; e il Wolfsburg, forte del secondo posto in classifica, di una situazione economica molto solida e anche di un contratto con l’ala sinistra croata che scadrà nel 2017. Prezzo del cartellino: considerando che due estati fa fu pagato 7 milioni e mezzo di euro, è plausibile ritenere che la valutazione di partenza non sia inferiore ai 12 milioni di euro.
GLI ALTRI. In attesa del rientro di Rafa e delle nuove riunioni di mercato – in calendario già nei prossimi giorni -, in alternativa al primo obiettivo restano André Ayew, 24 anni, ala dell’OM che ha in tasca un contratto in scadenza a giugno 2015 ma anche la prospettiva di partecipare alla Coppa d’Africa (con il Ghana); il 25enne messicano di Cancun, Carlos Vela, della Real Sociedad (dichiarato incedibile); il 25enne ucraino del Dnipro e della Nazionale, Jevhen Konopljanka. Nel frattempo, mentre dal Belgio continuano a offrire il 22enne dello Standard Liegi, Jean-Paul M’Poku, ieri a Radio Goal è intervenuto Furio Valcareggi, manager di Emanuele Giaccherini: «Lo ha detto il ragazzo qualche giorno fa e lo ribadisco anche io: non lascerà il Sunderland a gennaio». Adios. Per quel che riguarda il capitolo dei terzini, sempre viva l’attenzione sull’azzurro Matteo Darmian (24) del Torino, conteso anche dalla Juve, e sull’olandese dell’Ajax e della Nazionale, Ricardo Van Rhijn (23).
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