Ecco le dichiarazioni rilasciate da Mattia Perin durante la conferenza stampa per parlare della partita di ieri sera contro la Francia e per presentare l’amichevole contro l’Olanda, in scena lunedì all’Allianz Stadium:
Ti senti già a casa qui? “Penso solo alla Nazionale. Il resto lo faccio fare al mio agente, sto cercando di lasciare fuori il mercato”.
Sul presente: “Al Genoa abbiamo concluso con la salvezza. A Marassi ho detto che ci sarebbe stata la probabilità di andare via. Mi sento pronto per il salto di qualità”.
Sull’eredità di Buffon: “E’ uno stimolo, per noi Gigi è un punto di riferimento. Siamo in tanti ad aspirare a quella maglia. Gerarchie? Non spetta a me deciderlo”.
Su Buffon: “E’ uno dei migliori portieri al mondo. Ha sempre risposto sul campo alle critiche. Ho un rapporto eccezionale con lui, lo stimo molto. Da lui c’è tanto da imparare, non soltanto per le doti tecniche”.ùù
Su Vinono: “Qui si respira aria di vittoria, non può che far bene entrare qui”.
Su Mancini: “E’ un allenatore che fin dall’inizio ha mostrato molta fiducia in noi. Siamo un gruppo giovane, la fiducia ci fa rendere al 110 per cento. Tatticamente e tecnicamente, credo sia un abile gestore del gruppo. I giocatori vogliono bene all’allenatore. I giocatori sudano la maglietta per lui”.
Ancora su Mancini, e sul possibile arrivo alla Juve: “Il percorso che ho fatto mi ha fatto maturare molto. Sento di essere un ragazzo che ha molto coraggio, lo stesso che mi ha fatto superare i due infortuni uno dietro l’altro”.
Sulla Francia: “Si è vista la differenza tra noi e loro. Abbiamo fatto vedere cose buone. E’ la strada giusta da percorrere. Contro l’Olanda non so ancora se giocherò, sono pronto per scendere in campo”.
Ancora sulla Juve: “MI giocherei il posto ovunque, avere un compagno forte in porta non mi spaventa. Dal punto di vista caratteriale sono cambiato. Negli ultimi due anni sono cambiato, credo in positivo. Mi sento migliorato e con più equilibrio”.
Ancora sulla Francia: “La gara ci ha dato coraggio. La Francia potrà vincere il Mondiale, metterli in difficoltà ci ha dato fiducia. Tra uno o due anni potremo arrivare allo stesso livello”.
Sulla Nazionale, maglia indossata dal 2012: “Ho voglia di giocare, sono molto competitivo. Non vedo l’ora che arrivi il mio turno. La maglia azzurra non ce la giochiamo solo io e Gigio. Non dimentichiamo Sirigu, che a 31 anni è ancora giovane. C’è anche Meret. E c’è sempre Buffon, se dovesse tornare”.
Amore per la Nazionale? “Si avverte, e ne abbiamo bisogno. Nonostante la delusione per il Mondiale mancato, vogliamo l’entusiasmo che si è un po’ smarrito negli ultimi anni”.
Sullo sfogo di Bonucci su Balotelli: “Mario l’ho visto cambiato, si è messo a servizio del gruppo. In questi giorni si è comportato positivamente. Se continua a fare gol è giusto che venga convocato. Condivido le parole di Bonucci: Balotelli non ha più fatto casini, merita un po’ di pace”.
Come definiamo l’Italia? “Mi piace l’entusiasmo che c’è nel gruppo, nonostante siano solo dodici giorni che stiamo assieme. Ci divertiamo in campo e fuori, linfa vitale per un gruppo”.
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