Perdere così fa male. Perdere così, però, fa capire che il Napoli può tranquillamente lottare fino alla fine per essere l’anti-Juve. Certo, una big deve evitare di prendere gol dopo nove minuti su un calcio d’angolo lasciando solo Guarin a calciare in porta. Una big, tirando dieci volte in porta, non può segnare solo una rete. Una big, però, lotta come ha fatto la squadra azzurra. Ai punti addirittura Cavani e compagni avrebbero dovuto vincere ma purtroppo hanno dovuto incassare la terza sconfitta stagionale che li ha fatti scivolare al terzo posto in classifica a cinque lunghezze di distanza dalla capolista bianconera. A differenza del ko in casa della Vecchia Signora, però, si è visto un carattere diverso. In altri tempi, dopo un uno-due dell’Inter a San Siro, il Napoli si sarebbe sciolto ed invece ha reagito mettendo alle corde per l’intero incontro un’avversaria molto cinica e soprattutto esperta. Certo, ci fosse stata un po’ di fortuna a quest’ora un pareggio al gruppo partenopeo nessuno glielo avrebbe tolto. In un paio di occasioni Handanovic si è salvato per il rotto della cuffia. Nel finale sembrava essere entrato in porta il tocco di Alvaro Pereira ma, invece, incredibilmente è terminato fuori. La serata di San Siro ha consacrato ufficialmente Lorenzo Insigne. Che nessuno mi venga più a dire che questo calciatore deve ancora aspettare il suo momento per essere protagonista con il Napoli. Alla “Scala” del calcio è stato il tenore che ha impressionato di più. Incurante della sua prima volta in un grande stadio, si è messo lì a fare il suo lavoro e ha dato lezioni di calcio sia a Nagatomo che a Ranocchia. È stato il pensiero fisso di Stramaccioni per tutta la gelida serata del Meazza. Non sapevano come prenderlo, è stato una spina nel fianco per l’intero incontro sfiorando per due volte altrettanti gol che sarebbero state delle prodezze alla Messi. Purtroppo il ragazzo di Frattamaggiore è stato sfortunato. Mentre gli interisti hanno segnato due gol con un tiro e mezzo in porta nel primo tempo, lui ha dovuto vedere uscire fuori di poco il pallone dopo due destri che meritavano una sorte diversa. Davvero un peccato, avrebbe meritato di uscire dalla notte di Milano con qualcosa di importante in tasca. Comunque, dovesse continuare a giocare su questi ritmi, Mazzarri proprio non lo potrà tenere fuori dal campo. Se Pandev dovrà giocare titolare, meglio che si trovi un altro modulo per farli giocare tutti insieme perché privarsi di Lorenzinho sarebbe davvero uno schiaffo al mondo della pedata. Certo, è duro accettare una sconfitta del genere. Sarebbe stato meglio perdere meritatamente piuttosto che dominare e vedersi sfuggire di mano addirittura il pareggio. Sarebbe servito a poco un punto ma almeno avrebbe permesso al Napoli di restare imbattuto. Invece, si è dovuto patire un ko che non sta né in cielo e né in terra. Adesso bisogna guardare avanti senza pensare di essere o meno l’anti-Juve. Perché ogni qualvolta che viene fuori questa cosa la squadra azzurra paga dazio.
Fonte: Salvatore Caiazza per Il Roma
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro