La chance è pari alla responsabilità che rivestirà il suo ritorno tra i pali: grande, grandissima. Antonio Rosati, rimpiazzando a Torino l’infortunato De Sanctis, avrà l’opportunità di dimostrare il suo valore e cancellare così il recente passato. In una sfida così delicata, il portiere è chiamato a recitare da protagonista. Ed gli incoraggiamenti dei compagni, nonché dello staff tecnico non mancheranno. Per lui in particolare, l’Europa League si è rivelata un incubo da cui non è stato facile uscirne. In sei partite aveva dovuto chinarsi ben dodici volte. E nelle ultime due sfide era scivolato di nuovo panchina anche se poi il risultato finale non è mutato, altri due k.o. ed eliminazione dalla competizione europea. Sfiducia, mancanza di autostima, avvilimento. Rosati, però, ha pagato più di tutti il turn over effettuato da Mazzarri, specie i cambiamenti in difesa e a centrocampo. Non è stata tutta colpa sua l’eliminazione dall’Europa League. E per gli addetti ai lavori resta ancora un mistero il suo mancato inserimento nel Napoli. “Come mai non è riuscito a mostrare le proprie qualità a Napoli?” , si sono chiesti in tanti.
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