Dopo aver vinto un triplete con il Porto nel 2010-2011 (scudetto, Europa League e Coppa di Portogallo), nonché fatto parte della nazionale di Cristiano Ronaldo (fino ad agosto scorso), ora Rolando è costretto a sperare che Mazzarri lo faccia debuttare in campionato al posto di Cannavaro che è squalificato. Altrimenti la sua stagione agonistica si limiterà a pochissime apparizioni. In Portogallo come in Italia. Un anno da dimenticare, in pratica. Sono le strane storie del calcio. Rolando, corteggiato da più club dopo la conquista del triplete, scivolato improvvisamente nel dimenticatoio per un braccio di ferro con la sua società di appartenenza.
DEBUTTO KO – Il Napoli aveva pensato a lui per dotarsi di un vice-Cannavaro. Prestito da un milione di euro con diritto di riscatto a sette milioni. Ed in Europa League, il difensore portoghese era stato subito lanciato nella mischia. Impiegato nel doppio confronto con il Viktoria Plzen, proprio al posto del capitano. Forse troppo presto ed in una formazione con un centrocampo improbabile. Due sconfitte in sette giorni e Napoli subito eliminato. Ed a Rolando non è rimasto altro che allenarsi a Castelvolturno e attendere una nuova chiamata da Mazzarri. Arriverà con il Chievo Verona dal momento che oltre a Cannavaro mancherà anche Britos? Non si ha ancora certezza. Ma l’ex nazionale portoghese ci conta. Chissà quante volte si sarà chiesto se non fosse stato meglio andare a giocare in una squadra che gli avesse offerto l’opportunità di esibirsi con una certa continuità. Chissà che non sia già pentito della scelta. Intanto si allena con professionalità e confida di ritagliarsi un minimo di visibilità nelle ultime sei partite del campionato italiano. A Verona con il Chievo potrebbe agire tra Campagnaro e Gamberini. E’ l’unico centrale di ruolo a disposizione di Mazzarri. Ma il Napoli si trova nella condizione di non poter rischiare più di tanto. Ha assoluta necessità di tornare alla vittoria se vorrà tenere a distanza il Milan e mantenersi in agguato alle spalle della Juve. E soprattutto in difesa occorre garantire solidità e saldezza di nervi. Rolando è riuscito a memorizzare i movimenti della difesa a tre? Ha acquistato nel frattempo tenuta atletica? Sono interrogativi a cui solo Mazzarri può rispondere. Al «Bentegodi» ci sarà da lottare a denti stretti. E da tenere le antenne sempre alzate.
LA CHANCE – A Rolando, l’esperienza non manca. E neanche l’abilità tecnica. Intanto sarebbe la prima volta che si avvarrebbe dell’assistenza di Campagnaro a destra mentre già si è cimentato con Gamberini. E poi ci sarebbe tutt’altro centrocampo rispetto a quello schierato con il Viktoria Plzen, specie all’andata. Insomma le condizioni per il debutto in campionato non mancherebbero. Altrimenti non avrebbe avuto senso andare fino in Portogallo e prelevare un giocatore impiegato solo per due gare di Europa League, peraltro andate male. Stesso discorso per Calaiò e Radosevic, altri due acquisti del mercato invernale di cui Mazzarri si è dichiarato soddisfatto ma mai utilizzati. Rolando è in trepida attesa. Con il Porto ha il contratto fino al 2015 ma ne va di sotto la sua carriera se nel Napoli non trovasse spazio neanche quando è squalificato Cannavaro e manca pure Britos.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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