E’ la somma che fa il totale: e ventisettemila più quindicimila più trentamila, messi assieme, riempiono uno stadio, insidiano persino i record, annunciano un esodo di massa destinazione Fuorigrotta, preparano l’Evento. L’aritmetica non è un’opinione ma quei settantaduemila che sembrano già muovere verso il San Paolo rappresentano il dettaglio, soltanto una percentuale (di certo robusta) d’una città ormai persasi tra i rigagnoli d’un fiume d’uomini, di donne e bambini che ha per meta gli show. Napoli-Manchester è da delirio collettivo, un party irrinunciabile, il passepartout per gli ottavi di Champions, il sogno da accarezzare con cura, lievemente, la sfida da non perdere: trentamila biglietti già venduti, distinti superiori e Nisida esauriti, restano le Posillipo e stamani sarà caccia alle curve, in una corsa folle contro il vento, contro l’amico della seggiola a fianco da bruciare sul tempo. Napoli-Lazio ha il fascino offuscato dalla magia d’una coppa attesa per ventuno anni, però è una calamita che attira egualmente, lasciandosi vagheggiare drappi tricolori altrimenti impronunciabili: in ventisettemila si sono prenotati, per accomodarsi con i quindicimila abbonati, ed è un’orgia.
WE ARE IN THE CHAMPIONS – Martedì 22 novembre è il d day: e adesso che le lancette sfrecciano terribilmente veloci verso l’ora X, quel teatro che ne ha viste tante ed è pronte ad accoglierne altrettante sembra un monolocale inaccessibile: Napoli-Manchester è l’Avvenimento, la rivincita al destino da affrontare tutti assieme (appassionatamente) per rimuovere una volta di più le storture del passato. Trentamila biglietti venduti, tredicimila nelle 48 ore riservate agli abbonati e diciassettemila divorati ieri, nella prima sessione «libera»: stamani si ricomincia, botteghino 3 del San Paolo oppure on line oppure alle ricevitorie della Lottomatica, per un posto in quelle curve che già traboccano d’entusiasmo. «Sarà tutto esaurito». Saranno sessantamila, uno in più e non uno in meno; sarà l’attacco concentrico al record d’incasso stabilito con il Bayern di 2.541.504, una danza che si gioca sull’euro.
UN’AQUILA NEL CIELO – Ma Napoli non è mai sazia, non è mai satura, non è mai stufa: prima del Manchester c’è la Lazio, c’è Reja che ritorna da capolista, c’è un vago sapore di scudetto nell’aria e ci sono già quarantaduemila spettatori garantiti, con due giorni (ancora) pieni e buoni per l’ennesimo slancio oltre la soglia dei cinquantamila, il traguardo inseguito da quell’onda anomala che confluisce verso il San Paolo e che trasformerebbe Fuorigrotta, tra sabato e martedì, nell’ombelico d’un mondo reso fantastico da centodiecimila spettatori. La somma fa un totale!
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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