Per Mesto ed El Kaddouri sarà l’esordio del San Paolo

E’ passato esattamente un anno (21 settembre 2011) da quel turn over massiccio operato con il Chievo Verona che scatenò non poche polemiche. Anche allora Mazzarri fu costretto ad inserire sette elementi freschi per dare il cambio a chi tre giorni prima aveva affrontato (e schiacciato) il Milan campione d’Italia e tre giorni dopo avrebbe ospitato la Fiorentina, nonché il Villarreal sempre con settandue ore di pausa. Allora il

Napoli ci rimise cinque punti in campionato (una sconfitta ed un pari) ma partì con il piede giusto in Champions, affondando il «sottomarino giallo» al San Paolo.  In un anno, però, sono cambiate tante cose. Intanto il Napoli è in testa al campionato e non deve competere in Champions bensì in un girone di Europa League non proprio proibitivo. E poi, è aumentato abbastanza il valore delle alternative. Non più i Fideleff, i Mascara, i Santana ma calciatori con esperienza alle spalle, quali Mesto e Gamberini, nonché giovani piuttosto collaudati quali Fernandez, Insigne. Resta ad ogni modo l’incognita dell’assemblaggio: mai questa formazione si è potuta esibire in una gara ufficiale. E non si conosce la reazione emotiva di chi a Fuorigrotta sarà all’esordio in assoluto. Sono in tre: l’esterno di centrocampo Mesto, il regista offensivo, El Kaddouri ed il difensore Uvini, titolare della nazionale olimpica brasiliana che andrà in panchina.

LA PRIMA VOLTA – Per Giandomenico Mesto si tratta della prima in assoluto al San Paolo con la maglia del Napoli. E’ arrivato per ultimo ed ha dovuto mettersi al passo degli altri. Ma l’ex genoano conosce meglio di tutti gli schemi di Mazzarri per averli memorizzati ai tempi della Reggina. E può contare su 297 presenze in dieci campionati di serie A. Anzi, Mesto, 30 anni, pugliese di Monopoli, smania dalla voglia di dimostrare ai tifosi ed alla società che al Napoli può dare ancora tanto.  L’esordio nel vero senso della parola riguarda Omar El Kaddouri, 22 anni, belga di origini marocchine. Il regista offensivo prelevato dal Brescia deve ancora debuttare in A, ha giocato un campionato in Prima Divisione (nel Sud Tirol) ed uno in B (nel Brescia) dove peraltro si è messo in evidenza realizzando sette gol. Ma ha carattere da vendere, ambizioni, scalpita per ritagliarsi uno spazio alle spalle di Hamsik. El Kaddouri non ha ancora i novanta minuti nelle gambe ma se entra in riserva, dalla panchina è pronto a subentrare lo slovacco (o anche Pandev).  Ed infine, Bruno Uvini, il difensore centrale brasiliano di appena 21 anni che il Napoli ha soffiato ad una nutrita concorrenza. Per lui si tratta della prima volta persino in panchina. Mazzarri vuole cominciare a fargli respirare il clima del San Paolo anche se ha pochissime chance di subentrare. E’ stato preferito a Grava nella lista Uefa pur di accelerarne l’inserimento nello spogliatoio.

SOTTO ESAME – Ma il primo impegno di Europa League sarà un test indicativo anche per altri che al San Paolo si sono esibiti a sprazzi. Donadel, ad esempio, che è apparso in Coppa Italia con il Cesena prima di ritornare in infermeria; o Vargas, che ha collezionato solo dieci presenze nella passata stagione e deve ancora centrare un bersaglio con la maglia del Napoli; o Gamberini che però ha giocato un tempo con la Fiorentina. In compenso ci sono giovani quali Fernandez ed Insigne che già insidiano i titolari e sgomitano per farsi notare anche in Europa League.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

A.S.