Un passo in più del Napoli verso la Champions. Uno stimolo in più per restare. Gli stimoli, le motivazioni, questi gli aspetti fondamentali in quella che sarà la decisione di Mazzarri. Il programma futuro, gli obiettivi che si vorranno raggiungere e la squadra che verrà allestita per raggiungere questi obiettivi. Questo il tecnico chiederà al presidente, poi valuterà se proseguire ancora a Napoli per provare a centrare altri traguardi importanti.
Nessun incontro nell’immediato, anche se ovviamente il presidente De Laurentiis confida di poter chiarire al più presto la vicenda allenatore per poter partire con la programmazione dell’anno prossimo. Ma nessuna forzatura da parte del presidente che sta attendendo con serenità la decisione del suo allenatore. Se ne parlerà ad obiettivo aritmeticamente raggiunto e non prima. L’offerta è già pronta, un biennale di oltre tre milioni a stagione, un ritocco consistente all’ingaggio attuale. Ma non è economico il ragionamento che sta facendo Mazzarri, bensì su quello che sarà il programma del nuovo Napoli. La crescita ulteriore presuppone una crescita di qualità della rosa, se dovesse andare via Cavani ad esempio garanzie per lui sarebbero rappresentate da Dzeko o Osvaldo e non da un giovane promettente come Damiao. Stesso ragionamento per gli altri reparti da rinforzare almeno con un difensore di spessore e di un centrocampista o due, a seconda del numero di movimenti in uscita. Nomi, progetti, ambizioni: chiarezza sugli obiettivi da provare a raggiungere stabiliti in base alla squadra che si andrà ad allestire. Mazzarri in questi quattro anni di Napoli è andato oltre i limiti e ha spinto anche gli azzurri oltre i limiti. Ma ciò presuppone un grande dispendio di energie e significa portare la macchina sempre oltre il massimo. Di qui l’affermazione di Mazzarri della possibilità di potersi prendere qualche mese di stop per poi ripartire in presenza di un progetto convincente e stimolante. Il tecnico toscano non ha la fretta e la necessità di dover ripartire per forza a giugno, potrebbe anche decidere di fermarsi per un po’. Questa è una delle ipotesi. La prima resta quella del rinnovo con il Napoli, situazione della quale discuterà solo ad obiettivo raggiunto. Non vuole mollare di un centimetro e non vuole deconcentrarsi neanche per un attimo.
Sei partite, diciotto punti, ancora lunga la strada da percorrere. Anche l’eventuale vittoria al Meazza non avrebbe chiuso i giochi anche se lanciato ancora di più il Napoli. Magari il presidente sarebbe stato più incentivato a riavviare il discorso ma ora la concentrazione di tutti continua ad essere massima sull’obiettivo da raggiungere.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
