Per trovare un avvio di campionato così scoppiettante bisogna risalire all’anno del secondo scudetto, ‘89-‘90, allenatore Albertino Bigon, papà di Riccardo, attuale ds. Quel Napoli, in cui giocava Ciro Ferrara, oggi tecnico della Samp, vinse ad Ascoli (0-1) ed a Verona (1-2), in casa con Udinese (1-0) e Fiorentina (3-2), pareggiando a Cesena. Anche per Mazzarri da quando siede sulla panchina del Napoli si tratta di un avvio-record. Mai quattro gare vinte ed un solo pareggio nelle prime cinque.
PRIMO ANNO – Appena subentrato a Donadoni, ottobre del 2009, il tecnico toscano centrò due vittorie di fila, in casa con il Bologna ed a Firenze, poi impose il pari al Milan (2 a 2 con rete di Denis in recupero), quindi l’impresa in casa della Juve (2-3 con doppietta di Hamsik e gol di Dàtolo), infine il pareggio a reti bianche a Catania. Con undici punti racimolati in cinque gare, il Napoli abbandonò la bassa classifica per balzare a ridosso delle grandi.
SECONDO ANNO – Nel campionato successivo, con impegni intervallati di Europa League, il Napoli di Mazzarri conobbe persino una sconfitta nelle prime cinque giornate: con il Chievo Verona in casa (1-3). Poi due pareggi (a Firenze con la Fiorentina ed al San Paolo con il Bari) e due vittorie esterne (in casa della Sampdoria con gol di Hamsik e Cavani, e del Cesena, con rete di Lavezzi in apertura, rigore di Hamsik, doppietta del Matador). Nel frattempo aveva battuto l’Elfsborf sia all’andata che al ritorno e pareggiato con l’Utrecht tra le mura amiche)
TERZO ANNO – Quello della Champions League. Il Napoli partì molto bene: vinse con lo stesso risultato sia a Cesena che in casa con il Milan, neo campione d’Italia: 3 a 1. Ma poi inciampò al Bentegodi ospite del Chievo dopo un massiccio turn over attuato dal tecnico in vista di due gare in tre giorni: con la Fiorentina in campionato (0-0), con il Villarreal in Champions (2-0). Ma andò a riscattarsi a San Siro con l’Inter vincendo per tre a zero. Tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta.
A TUTTO GAS – Tutt’altra storia quest’anno. Il Napoli ha iniziato sbancando Palermo e poi proseguendo con le vittorie a spese di Fiorentina e Parma. Quindi, il pari di Catania e poi l’apoteosi con la Lazio. Mazzarri persino meglio di Albertino Bigon nei numeri: 7 gol fatti e 3 subiti la squadra del secondo scudetto; 11 gol all’attivo e solo 2 incassati, il Napoli di oggi, con Cavani nel ruolo del mattatore.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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