Cavalli in libertà che tranquillamente brucano l’erba nelle aiuole davanti alla sede del Comune, un bambino mascherato con un giubbetto rosso in sella ad un cavallo bianco. Belle immagini, in qualche modo rassicuranti, dietro le quali però c’è un dramma vero: l’esasperazione di centinaia di famiglie il cui reddito si è azzerato da mesi, da quando l’ippodromo di Agnano è piombato in una crisi paurosa, tra blocco delle attività e aperture parziali. Ieri l’ennesima manifestazione di protesta davanti alla sede del Comune, proprietario del grande complesso flegreo. Ad attuarla driver e allenatori la cui attività e i cui redditi sono legati a filo doppio al destino dell’ippodromo. Per rendere la protesta «visibile», una cinquantina di operatori ippici hanno portato sette cavalli, sei di trotto e uno bianco di galoppo, in piazza Municipio. Verso le 9,30, i sette cavalli e gli operatori hanno occupato l’incrocio davanti al Maschio Angioino paralizzando il traffico. Qualche automobilista ha protestato ed ha tentato invano di forzare il blocco, ma non si sono registrati incidenti anche perché l’invasione all’incrocio è stata limitata a una quindicina di minuti. Successivamente il presidio è ritornato davanti agli ingressi del Comune.
L’assessore al Lavoro Panini, insieme al vice sindaco Sodano, hanno i ricevuto una delegazione dei manifestanti tra cui anche alcuni dipendenti dell’ippodromo che non ricevono lo stipendio da cinque mesi. Durante l’incontro è intervenuto telefonicamente Gaetano Papalia, amministratore unico e maggior azionista della società di gestione. Papalia ha chiesto ancora qualche giorno di tempo per presentare un nuovo socio che rileverebbe la gestione dell’impianto e ha annunciato di aver in corso una trattativa per la vendita di un terreno adiacente all’ippodromo, il cui ricavato consentirebbe di pagare alcuni stipendi.
La società in questo momento ha le casse vuote in quanto i corrispettivi maturati presso l’Assi (l’ente che gestisce l’ippica per conto del ministero delle Politiche Agricole) sono bloccati da un’azione di Equitalia. In attesa dei ricorsi, la Ippodromi Agnano spa ha necessità di passare la mano ad una società “pulita” che possa ricevere i compensi dall’Assi. La firma di un accordo per il fitto della gestione per uno o due anni è stata più volte annunciata imminente dallo stesso Papalia, ma purtroppo sempre rimandata.
L’assessore Panini ai lavoratori ha confermato che il sindaco entro dicembre comunicherà la «valutazione del corposo piano industriale già presentato da Papalia» per il rilancio dell’impianto. Un percorso che va fatto perché «l’ippodromo si colloca su un’area prestigiosa per la quale il Comune sta lavorando intensamente». Alla società Panini ha chiesto con forza «il rispetto dei tempi per garantire le retribuzioni» e agli operatori ippici di sanare le loro posizioni debitorie nei confronti della società che consentirebbero il pagamento ai dipendenti di qualche mensilità.
Il Comune aspetterà doverosamente le prossime mosse di Papalia, ma è disposto ad esaminare «manifestazioni d’interesse» alla gestione dell’ippodromo da parte di altri soggetti. Ai lavoratori Panini ha rivolto un invito a sospendere gli scioperi per evitare il rischio che venga ritirata la concessione ad effettuare le corse. Un appello che la maggior parte dei dipendenti, ridotti alla fame, ieri non ha raccolto. Lo sciopero per il momento prosegue e l’Assi ha annullato i convegni di trotto e galoppo previsti per oggi, domani e giovedì.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
