Il Lecce rimorde la coda (della classifica) e si lecca le ferite della quinta sconfitta casalinga, in attesa della trasferta di Napoli. Ieri Di Francesco ha provato una difesa a cinque (Oddo, Esposito, Ferrario, Tomovic e Brivio) nell’ipotesi di un 5-4-1. Difficile dire se tale ipotesi sarà coltivata dal tecnico giallorosso o se si tratta di una ‘subordinata’ magari da attuare eventualmente in corso della gara. Comunque, Di Francesco deve fare di necessità virtù dinanzi all’emergenza infortuni (ben 14) registrati sinora la cui origine viene attribuita, in parte, dal tecnico e dai giocatori al sintetico di Calimera.
Le defezioni di Olivera (certa) e Cuadrado (probabile) restringono la scelta specie nella zona centrale del campo, per la persistente defezione di Giacomazzi e Mesbah, oltre a quelle di Carrozzieri e Di Michele. Perciò, se si affiderà ad una difesa a cinque, Di Francesco potrebbe proporre a centrocampo Grossmuller, Strasser, Bertolacci e Pasquato con Muriel unica punta. Se invece tornerà al modulo utilizzato nelle ultime settimane, i due davanti alla difesa potrebbero essere Strasser e Giandonato con Grossmuller, Bertolacci, e Pasquato dietro Muriel.
L’ESPERIENZA – Naturalmente, Di Francesco si affida agli anziani perché tengano la narra dritta. Tra questi Oddo, che undici anni fa, indossò la maglia del Napoli: «Anche se è durata solo una stagione, è stata un’esperienza bellissima, anche perché fu la prima squadra blasonata nella quale giocai» . Liquida con poche battute, ma anche con un’autocritica il discorso sull’attuale situazione del Lecce: «Questa classifica e la mancanza di vittorie in casa dipendono più da nostri demeriti, oltre che da un pizzico di sfortuna, come è accaduto col gol realizzato dal Catania al 90’».
Ma Oddo guarda avanti. «Il nostro destino dipende da noi. Sappiamo che il Napoli è forte, con gente come Cavani e Lavezzi, ma sappiamo pure che, al punto in cui ci troviamo, la salvezza passa solo attraverso la conquista di punti, indipendentemente dal nome della squadra che si affronta. Perciò a Napoli ci dobbiamo provare con convinzione».
LA SOCIETA’ – Dopo la dichiarazione con cui il ds Osti, domenica sera, ha riaffermato piena fiducia in Di Francesco, lo sguardo va alle possibili mosse della società per il potenziamento della squadra, anche se si va avanti con l’autogestione e l’occhio resta sui conti. Ieri sera, si è riunito il Consiglio d’Amministrazione, ma in via Templari si assicura che sono state trattate solo questioni legate agli adempimenti di fine anno. Così come è stato liquidato come semplice incontro di routine quello che si sarebbe svolto tra il patròn Giovanni Semeraro con Cipollini (ad) e Osti (ds). Un dato è certo: una volta confermata fiducia al tecnico, è necessario essere consequenziali dopo che la squadra ha evidenziato delle carenze, specie in attacco (manca una punta vera) e in difesa (un esterno che dia garanzie). Sino a gennaio c’è tempo, ha tagliato corto domenica sera il ds, ma la classifica non attende.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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