Oltre a Zuniga, Mazzarri pensa anche a Behrami per la sua Inter. Insomma, quella del club nerazzurro e del Napoli rischia di essere un’estate ricca di incroci. Tanto più che ci sarà da discutere pure del riscatto di Gargano (poco più di 5 milioni), che Moratti aveva già garantito un anno fa a De Laurentiis. Facile quindi che a trattare siano proprio i due presidenti. Ed inevitabilmente, insieme, troveranno una soluzione che accontenti tutti, come dimostra il precedente di Pandev. Nel 2011, con una telefonata di pochi minuti, il numero uno partenopeo ottenne il macedone in prestito. E, un anno fa, con un’altra breve chiamata ottenne il riscatto definitivo per 7,5 milioni.
INTRECCIO – Stavolta, come si può ben immaginare, i discorsi e gli affari saranno decisamente più complessi. E non è da escludere che possa rientrare pure Guarin, che l’Inter potrebbe utilizzare come pedina di scambio per raggiungere il doppio obiettivo. Non sarà facile, però, strappare Behrami al Napoli. Appena arrivato dalla Fiorentina, infatti, il centrocampista si è calato perfettamente nella nuova realtà, divenendo un ingranaggio fondamentale nel gioco di Mazzarri. D’altro canto, quest’ultimo fa già parte del passato e sulla panchina azzurra sta per accomodarsi Benitez, che gioca in modo diverso e che, a centrocampo, solitamente ha priorità differenti.
DA PROTEGGERE – Un elemento con le caratteristiche dello svizzero, invece, è un’esigenza primaria per le “fondamenta” che intende costruire Mazzarri. Se è vero che nella stagione appena conclusa il crollo nerazzurro è cominciato dalla difesa (57 gol subìti in campionato, solo il Pescara ha fatto peggio), lo è altrettanto che le colpe non sono state unicamente del reparto arretrato. Spesso e volentieri, infatti, Ranocchia e soci non sono stati adeguatamente protetti dalla linea mediana. Non è un caso che, dopo l’infortunio di Gargano, vale a dire l’unico centrocampista di rottura rimasto a disposizione di Stramaccioni, l’Inter ha incassato 15 reti nelle ultime 7 uscite: 3 con la Roma in Coppa, 3 con Napoli e Lazio e 5 addirittura con l’Udinese, nel match che ha provocato il ribaltone in panchina.
ALTERNATIVE – Impensabile che possa accadere l’anno prossimo. Così se la difesa è stata potenziata con gli innesti di Andreolli e, soprattutto, di Campagnaro, destinato a diventare un cardine della nuova Inter, a centrocampo occorre almeno un rinforzo di peso. E Behrami, nei pensieri di Mazzarri, rappresenta il prototipo ideale. Gli zero gol e gli zero assist nelle ultime due stagione, tra Fiorentina e Napoli, certificano che la sua evoluzione ormai è quella di un mediano prettamente difensivo. Behrami, ovviamente, non è l’unica opzione. Possono fare al caso di Mazzarri, anche Fernando, deciso a salutare il Porto, con cui Branca ha da anni un canale preferenziale, Felipe Melo, che il Galatasaray non ha riscattato dalla Juventus, e Gary Medel, cileno del Siviglia. Gli ultimi due erano state opzioni indicate da Mazzarri l’estate scorsa, prima di puntare con decisione su Behrami.
LINEA MEDIANA – In orbita nerazzurra, comunque, restano ancora Nainggolan e Paulinho. Ma entrambi sono elementi più tecnici e di qualità, che finirebbero per essere sacrificati se impiegati solo in copertura. Ciò non toglie che potrebbero arrivare insieme a Behrami, o chi per lui. Anche perché un centrocampo con Guarin, Kovacic e un unico schermo davanti alla difesa appare lontano dalle corde di Mazzarri. Un motivo in più per immaginare che il colombiano, tra l’altro forse troppo anarchico per i desideri del tecnico, possa finire nelle diverse trattative con il Napoli.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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