Castellammare di Stabia. «Quella sporca ultima meta». Diverso forse il copione immaginato nel 1974 dal regista Robert Aldrich, di certo un vero e proprio thriller il finale di campionato di una Juve Stabia riuscita in poco meno di cinque mesi,a depauperare un patrimonio che, al termine del girone di andata, aveva persino lasciato sognare in un piazzamento playoff. Manca un punto, un solo, maledettissimo punto, ai gialloblù di Braglia, per centrare la seconda, storica, salvezza nel torneo cadetto, e nel ritiro imposto dalla società all’indomani della sconfitta di Cesena, la squadra cerca la tranquillità per approcciarsi alla sfida di sabato prossimo, in casa con il Verona. «Forza Juve Stabia, manca un punto e siamo salvi». Lo sprone è arrivato, nel giorno dello scudetto juventino, dal bomber Fabio Quagliarella che, da stabiese, ha voluto far sentire il suo appoggio al gruppo di Braglia. «Una cosa emozionante – ha commentato così il patron Franco Manniello -, soprattutto perché durante la diretta della festa da Torino, Massimo Mauro ci ha poi definiti un miracolo calcistico. Sono quelle cose che ti ripagano di anni di sacrifici e di passione. Ringraziamo, come società, Quagliarella, che ci ha sempre seguito al Menti, come Mirante, facendo capire quanto tengono alla maglia gialloblù».
Un esempio forte anche per la squadra che ha rimesso tutto in discussione. Manniello si dice più deluso che amareggiato: «Purtroppo è così. Mai pensato di dover disputare i playoff, ma da questo gruppo mi sarei aspettato un campionato diverso. Nel girone di ritorno siamo andati con una media da retrocessione diretta. E questo mi ha molto rammaricato. Sabato ci attende una gara in cui, è quello che mi auguro, la squadra potrà farsi perdonare dai tifosi le delusioni delle ultime gare. Peccato, abbiamo avuto diverse occasioni per chiudere i conti con il campionato, ma, come avevo detto un po’ di tempo fa, la B è così, difficilmente ti perdona un errore di troppo».
In questi giorni la dirigenza incontrerà la squadra per chiedere a tutti l’ultimo sforzo, l’impegno massimo nella partita di sabato: «Siamo ormai a fine annata e dobbiamo chiudere la stagione nel migliore dei modi – chiosa Manniello -. Ci aspettiamo da tutti una grande prestazione. Per noi restare in B è fondamentale». Arriva il Verona, dunque, la sfida che può valere un anno per entrambe le compagini. La Juve Stabia vuole far punti per tenersi lontano da ogni rischio, i veneti sperano nel pass per la serie A: «È una partita importantissima – conferma il patron -, tra l’altro con il Verona c’è anche una certa rivalità per diversi episodi che hanno caratterizzato le sfide al Bentegodi in questi due anni. Sportivamente proveremo a toglierci la soddisfazione di negare loro la possibilità della promozione diretta, anche se in realtà quello che ci preme è fare almeno quel punto che potrà garantirci la salvezza matematica».
Cinque i pullman già organizzati a Verona, domenica scorsa al San Paolo si è anche consolidato il gemellaggio tra i tifosi di Napoli e Juve Stabia, al Menti si prospetta il pubblico delle grandi occasioni anche se, indiscrezioni, porterebbero ad una vendita dei tagliandi solo in provincia di Napoli, con l’esclusione del capoluogo. Il presidente spera in una giornata di festa: «Spero che gli stabiesi decidano di stringersi intorno alla squadra. C’è bisogno del calore del Menti in una gara che vale un campionato».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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