Prima il brodino in Coppa d’Inghilterra, poi l’iniezione di fiducia in Premier League. Due vittorie consecutive per ricominciare la stagione. Per dimenticare André Villas Boas e prepararsi al meglio al ritorno di mercoledì contro il Napoli. Così ad una settimana dal licenziamento del giovane tecnico portoghese è tornato un cauto ottimismo allo Stamford Bridge. Anche grazie all’impresa sfiorata dell’Arsenal contro il Milan, i tifosi dei blues ora credono un po’ di più nella possibilità di ribaltare la sconfitta del San Paolo.
FIDUCIA – Ci credono soprattutto i giocatori, responsabilizzati da Roman Abramovich quando ha deciso il licenziamento di Villas Boas. Ora tocca a loro, è sulle loro spalle la responsabilità di raddrizzare una stagione che da potenzialmente fallimentare può ancora rivelarsi ricca di gloria. Perché con la vittoria sul campo del Birmingham City il Chelsea ha staccato il biglietto dei quarti di finale di Fa Cup. E sabato ha raggiunto, almeno temporaneamente, l’Arsenal al quarto posto in classifica.
OCCASIONE – Due successi, tre reti all’attivo e zero al passivo. E proprio quest’ultimo è il dato più incoraggiante per Roberto Di Matteo che si giocherà molto della sua conferma contro i partenopei. Nonostante la preferenza dei tifosi resti per José Mourinho, mentre Abramovich sogna ancora Pep Guardiola, qualche chance di restare sulla panchina del Chelsea tocca pure all’ex centrocampista della Lazio. Che rappresenta anche una fetta importante del passato della società con cui ha vinto parecchio a ridosso del nuovo millennio.
TOTO-NOME – A Londra impazza dunque il toto-allenatore per la prossima stagione, come se i giochi per quest’anno fossero già conclusi. Invece Di Matteo sa che può cambiare ancora molto. E che ritrovata la compattezza all’interno dello spogliatoio questo Chelsea può sperare nell’impresa. La scossa c’è stata, la squadra, seppur non in perfetta sintonia con l’attuale tecnico, si è ricompattata e adesso può contare anche su John Terry, recuperato a tempo di record dall’ultimo infortunio. Il capitano inglese è un ritorno importante per la squadra, non solo per la sua esperienza in campo ma soprattutto per il suo carisma in un gruppo che ha bisogno di una forte leadership.
CLIMA SERENO – Interrotta la pessima striscia di una sola vittoria nelle precedenti sei giornate, è dunque tornata la serenità a Cobham, quartiere generale del Chelsea. E contro il Napoli Di Matteo potrà disporre di tutta la rosa. Anche di Fernando Torres che pure resta l’unico grosso enigma irrisolto di questa squadra. Lo spagnolo, acquisto solo 14 mesi fa per poco meno di 60 milioni di euro, continua a non segnare: ormai sono 25 partite senza gol, un digiuno lungo cinque mesi.
SQUADRA – Contro la squadra di Walter Mazzarri è facile prevedere che toccherà a Didier Drogba garantire le reti qualificazioni. Torres partirà dalla panchina, non di certo Frank Lampard, uno dei senatori più ostili al precedente allenatore. Di Matteo sembra infatti intenzionato ad affidarsi alla vecchia guardia, sconfessando in parte il lavoro del suo predecessore che aveva avviato un profondo rinnovamento. Mercoledì è una partita troppo importante, dentro o fuori, per speculare su pianificazioni future e futuribili scenari. Al Chelsea serve un successo con due gol di margine per prolungare il cammino in Champions League. Tutto il resto, futuro di Di Matteo compreso, può attendere.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.