Ieri sono scattati i lavori di rimozione del vecchio tappeto del San Paolo, ormai malandato ed anche pericoloso per le caviglie dei calciatori, e per oggi sono attesi i primi tir carichi di nuovi rotoloni d’erba per l’opera di rizzollatura. Saranno ventidue i camion che si sposteranno da nord a sud, lungo l’Autostrada del Sole, per far sì che nel minor tempo possibile tutto ritorni a posto.
COSTO 250.000 EURO – Il Napoli ha cambiato fornitore, stavolta. Non più la ditta di Milano intervenuta a settembre scorso, bensì un’altra azienda specializzata nel ramo, sempre del Nord. Ed il costo è rimasto pressoché uguale: circa duecentocinquantamila euro. S’è accollato tutto il club di De Laurentiis a cui spetta la manutenzione ordinaria e straordinaria del terreno da gioco del San Paolo, come specificato nella convenzione d’uso con il Comune che scadrà nel 2014. I lavori erano in programma già da qualche mese. Ma le condizioni meteo ed il calendario degli impegni della squadra ne avevano impedito l’esecuzione. Ora, invece, è possibile in quanto il Napoli sarà impegnato in una doppia trasferta (Europa League e campionato) e dieci giorni basterebbero per rifare il tutto, secondo gli esperti incaricati dalla società. Sul problema è molto vigile anche la Lega Calcio. Ieri l’agronomo di fiducia dell’organismo calcistico nazionale, Giovanni Castelli, è intervenuto chiarendo la questione: «Occorre precisare che si cambia il lenzuolo ma il materasso resta lo stesso. Un manto erboso dura al massimo due-tre mesi, il tempo utile per arrivare alla fine del campionato. Bastano una decina di giorni per presentarlo alla gara con la Juve in ottime condizioni. Ma si consideri che si sta appoggiando il nuovo manto su un terreno preesistente e non idoneo per cui si dovrà valutare un intervento radicale in un futuro prossimo». Si era già lamentato Mazzarri in più di un’occasione. Dopo la gara con la Samp anche diversi calciatori hanno avuto modo di sottolineare la precarietà del terreno del San Paolo. E Castelli concorda: «Quando i terreni non sono al top sicuramente finiscono per determinare un decremento delle prestazione dei calciatori. Subentra una certa insicurezza nonché timore di infortunarsi. Io auspico un rifacimento totale per la nuova stagione agonistica. Esistono delle tecniche sperimentate in Europa e in Italia. Si riesce ad intervenire anche in un periodo di tempo piuttosto breve». Entro sabato, i nuovi rotoloni, ottomila metri quadri, dovrebbero essere già sistemati. E la speranza dei tecnici è quella che il clima possa aiutare, non rovinandolo con piogge copiose.
LA CAUSA DEL DANNO – La mancata tenuta del precedente, infatti, è dipesa anche dalle abbondanti piogge abbattutesi su Napoli immediatamente dopo la posa in opera. Al di sotto dei rotoli d’erba venne a crearsi troppo fango che indurendosi poi ha impedito all’erba di sopravvivere e di rigenerarsi. Da ieri, però, squadre di operai sono a lavoro senza soste per rimuovere il tutto e sistemare la nuova erba al San Paolo nel minor tempo possibile in modo che per Napoli-Juve il prato verde possa fare da degna cornice ad una sfida che vale lo scudetto.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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