Si guarda intorno, Mazzarri, e non trova difensori. Emergenza piena. Inattesa. Figlia dell’infelice congiunzione tra squalifiche e partenze. Sembravano tanti, addirittura troppi in terza fila e invece – dopo le partenze di Aronica e Fernandez, gli stop a Campagnaro e Britos e la rinuncia a Rinaudo dall’inizio – ne son rimasti quattro: Cannavaro, Gamberini, Grava e Uvini. Cinque, se forzando caratteristiche e abitudini si vuol pensare pure a Mesto difensore. E, non bastasse, con due dei quattro: Grava e Uvini, che sino ad oggi il campionato l’hanno visto solo da spettatori.
Insomma, bel problema per l’allenatore stretto tra due inevitabili e logiche esigenze: non scuotere troppo il sistema di gioco ormai consolidato e assicurare comunque equilibrio e copertura in ogni angolo del campo. Già, ma come fare visto che il Catania, formazione in gran salute di gioco e risultati, anche per approfittare dell’emergenza azzurra, quasi certamente disegnerà uno sfrontato 4-3-3 sabato sera?
Di qui i dubbi e gli interrogativi che stanno affollando i pensieri di Mazzarri, il quale potrebbe addirittura essere costretto a rinunciare a quella difesa a tre che è sempre stata un suo principio. Principio che in avvio di partita quest’anno non ha mai tradito, ma al quale ha poi ovviamente derogato ogni volta che l’ha chiesto la partita.Cert’è, però, sarebbe una novità. E non la sola. Partenze, squalifiche e rischi esordi, infatti, potrebbero coinvolgere non solo la difesa, ma anche il centrocampo.
Ed eccolo, allora, il Napoli che potrebbe venir fuori da quest’emergenza. Napoli con quattro difensori: i “superstiti” Cannavaro e Gamberini centrali e, ai lati, tirati più in basso, Zuniga a sinistra e Maggio a destra. E non dovesse farcela Maggio (operato ad una mano e costretto ad un tutore), con Mesto sostituto. Una soluzione, questa, che lascerebbe in panchina Grava e Uvini, condannati ad aspettare ancora per l’esordio in campionato. Certo, rispetto alle abitudini azzurre mancherebbe per la prima volta il terzo marcatore puro, ma la linea a quattro e quindi le distanze più ravvicinate tra un giocatore e l’altro darebbero comunque garanzie.
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