AAA cercasi difensore (centrale) però non disperatamente: usando la testa, sfogliando il data-base, standosene un po’ sulla riva del mercato ed aspettando che qualcuno si ravveda. Aaa cercasi un corazziere, ma moderatamente: con il block-notes spalancato sulla propria scrivania e le risposte da annotare, sperando che maturino (eventualmente) gli eventi. E però, intanto, una ripassatina mnemonica, una rilettura delle varie situazioni, qualche integrazione suggerita dal passaparola e la conferma di voler spendere però ragionevolmente, cercando di assecondare il progetto attraverso una serie di opzioni che vanno L’uruguaiano dell’Atletico Madrid tra i possibili obiettivi Ha ventisette anni e costa 13 milionirispettate. Il riassunto delle puntate precedenti è un tazebao nel quale compaiono Rami (su tutti) e poi Vertonghen: ma quando il gioco si fa duro, val la pena di rimettersi a mischiar le carte e ripensare (per un po’) a Godin, tenendolo lì, ben presente, perché al mercato le tele son come quelle di Penelope.
RAMI – Il più autorevole rappresentate del ruolo, nell’elenco stilato da Benitez: ha l’età giusta (27), ha un’esperienza indiscutibile maturata con il Valencia, ha l’abitudine – come gli altri – a sistemarsi nel mezzo della difesa a quattro, ha personalità e però ha anche un prezzo che ha contribuito a raffreddare la trattativa, avviata con una perlustrazione e poi frenata dal rigoroso atteggiamento degli spagnoli. Il Napoli ha detto la sua: nove milioni di euro. E quello è il tetto oltre il quale diventa complesso spingersi. Il Valencia ha replicato con convinzione: ci vogliono dodici milioni. Forbice ampia, che lascia perplessi e che ha spinto Bigon a starsene sulle sue: gli faranno sapere, eventualmente, ma è arrivato il momento di dirottare altrove la propria attenzione. Però Rami è la tentazione più forte e per lui il Napoli è disposto pure a consumare un periodo di consistente attesa.
VERTONGHEN – E’ il momento del Belgio, evidentemente, e Jan Vertonghen (26) ha qualche chance di ritrovare Mertens: tra i papabili al ruolo c’è stato per un po’, poi s’è ritrovato defilato, e adesso ricompare, con la sua stazza, però pure con un «tariffario» che lo lascia alle spalle dei diretti concorrenti e che induce alla meditazione. Quindici milioni di euro sono una cifra che, per essere ammorbidita, potrebbe richiedere la cessione (come contropartita) di Federico Fernandez, affiancato al Tottenham nei giorni scorsi: ipotesi che danzano nell’afa, che meritano approfondimenti, che richiederanno un bel po’ di ore di valutazioni.
GODIN – C’era una volta Diego Godin (27), tormentone di un’estate fa, quando il Napoli tentatava di tappare la falla: la controindicazione dell’epoca, fu la vocazione dell’uruguyano alla difesa a quattro, la sua predisposizione mostrata con l’Atletico Madrid. Un anno dopo, rieccolo a voi e per oggi come allora le relazioni sono incoraggianti: Godin ha la fisicità che serve per garantire (sempre) solidità al settore, ha una sua profonda conoscenza dei quartieri alti del calcio (abitati in Spagna con l’Atletico e in Nazionale con il suo Uruguay), e poi è sudamericano, che per introdursi nel Napoli aiuta. La crisi non sembra distrarre chi vende, perché pure Godin «viaggia» intorno ai tredici milioni di euro: ma in giro non c’è gran ressa e alla distanza qualcuno finirà per mollare. Perché pure le «difese» strenue finiscono per mostrare qualche crepa
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
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