Jackson Martinez non ha giocato è vero, ma in realtà ieri, a Londra, il Napoli ha osservato dal vivo un’altra idea-formato uomo. Calciatore se vi pare: Nicolas Otamendi. Sì, il difensore argentino del Porto, ancora il Porto, è entrato neanche tanto all’improvviso nella lista dei giocatori che il club azzurro sta vagliando per rinforzare, definitivamente, la squadra. Lui, destro, rapido e compagno di nazionale di Higuain, tra l’altro, ha in comune con il Pipita Fisico poderoso (184 cm), forte di testa, può fare anche l’esterno di fascia destraun dato cabalistico non da poco, trattandosi di Napoli:
come l’amico attaccante, anche Otamendi è stato lanciato nella Seleccion da Diego Armando Maradona.
LA SFIDA DI DIEGO – Beh, non c’è che dire: nonostante la valanga di critiche che gli piovvero addosso in Sudafrica, al Mondiale, Diego aveva visto giusto. Nel 2010, infatti, qualcuno strabuzzò gli occhi, dinanzi alla chiamata mundial dell’allora giovanissimo Nicolas, ma tutto sommato alla lunga i risultati hanno dato ragione a Maradona: oggi il suo vecchio pupillo è uno dei pezzi pregiati del mercato internazionale dei difensori.
IL JOLLY – E allora, tutto su Otamendi: venticinque anni, Buenos Aires nel certificato di nascita, difensore della scuderia di Marcelo Simonian – il medesimo manager di Pastore e Datolo per intenderci -, un metro e ottantaquattro di altezza, presenza fisica, testa, velocità. Scheda breve ma riassuntiva delle qualità primarie di questo centrale destro (naturale), abile però anche con il sinistro, che tra l’altro può giocare da terzino. Sulla fascia destra, ovviamente. Un jolly, sì, che però il c.t. argentino Sabella non ha convocato neanche per l’amichevole che l’Argentina giocherà con l’Italia a Roma il 14 agosto al cospetto del Papa.
LA CLAUSOLA – Seleccion o meno, al Napoli interessa. Fermo restando la necessità assoluta di dover, anche in questo caso, trattare con il Porto sul prezzo: come Jackson, e come tutti i pezzi pregiati della casa, anche In Inghilterra si continua a parlare di Skrtel, ma c’è un’altra opzione: ecco SenderosOtamendi ha nel suo
contratto, in scadenza nel 2015, una clausola rescissoria. Valore: 30 milioni di euro (o giù di lì). Ovvero oltre 25 milioni di euro rispetto all’importo pagato dal club portoghese per acquistarlo dal Velez nel 2010 (4 milioni). Una clausola alta, altissima per un difensore, che ha fatto desistere dall’impresa anche l’Atletico Madrid di Diego Simeone. Grandissimo estimatore del difensore. Al Porto funziona così.
GLI INGLESI – Oltre alla nuova idea, resiste quella consolidata: Martin Skrtel (28). Lo slovacco del Liverpool che con Benitez ha già giocato (e vinto) proprio all’epoca dei Reds: rispetto a Otamendi, di certo il collega di Nazionale di Hamsik non è dotato della medesima rapidità, però è comunque un buon elemento con tanta esperienza internazionale. I tabloid inglesi insistono per il prestito al Napoli: per i media d’Oltremanica, la trattativa è molto avviata. E ancora. Giusto per concludere il giro britannico, sabato a Londra, all’Emirates, in tribuna è stato avvistato anche Philippe Senderos (28). Svizzero ex Milan e ora al Fulham: spettatore interessato? Opzione da non sottovalutare.
ASSALTO BENFICA – Cambio reparto, d’accordo, ma evidentemente il Portogallo è nel destino del Napoli in questo momento: questa volta, però, in uscita e comunque verso Lisbona. La città del Benfica: è questo il club che sta lanciando l’assalto più deciso a Walter Gargano (29), escluso dalla trasferta inglese da Benitez – con sua stessa sorpresa – e decisamente sul piede di partenza. Per lui, però, richieste anche in Spagna (Atletico Madrid su tutti). Dopo il Getafe, anche il Catania s’è messo sulle tracce di Fede Fernandez (24). Dalla Germania, invece, il Bayer Leverkusen. Mentre dal Galles lo Swansea.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
