La miglior difesa va all’attacco d’una macchina semi-perfetta, di quel tandem che ha messo sotto l’Inter appena sei giorni fa, e che prima aveva fermato il Milan, e che va, eccome se va, lasciandosi cullare dalle idee di Pulga e Lopez. La miglior difesa è scritta sul marmo, ma sino al sabato mattina, al momento in cui si scende in campo, si rielaborano i pensieri, si sistemano le diagonali, si pensa agli avversari ed alle soluzioni da adottare: da destra a sinistra, in teoria è già fatta, perché Gamberini-Cannavaro-Britos garantiscono l’ossatura d’una stagione intera, ma c’è un’altra seduta e qualche tentazione può nascere, là davanti a Rosati, il sostituto dello squalificato De Sanctis.
IPOTESI BIS – Poi c’è Rolando (in assenza di Campagnaro, fuori per somma di cartellini) l’investimento di gennaio, il prestito oneroso ch’è rimasto nelle intenzioni un rinforzo e che invece ha faticato a trovare spazio: ma la partitina del giovedì gli ha concesso qualche opportunità e dunque resta nelle percentuali. Ha fisico, ha esperienza, ha risposte da concedere per valutarne eventuali (e però complicati, ormai quasi improbabili) riscatti futuri: ha comunque un suo peso, una sua specificità e può servire sulle palle inattive.
LA TERZA VIA – Altrimenti, c’è Gianluca Grava, l’uomo che con il napoli ha scalato il calcio dalla serie C alla Champions, il «soldato» fedele che risponde sempre presente, assolve qualsiasi compito, la gamba rapida per andare all’uomo contro uomo contro chi nel Cagliari ha spregiudicatezza ma anche rapidità, soprattutto nei sedici metri. Una garanzia (pure lui) per professionalità.
IN VANTAGGIO – C’è Gamberini, che ha spesso sostituito Britos a sinistra, che per vocazione, per codice genetico, quindi per attitudine, è un destro naturale e che, alla rifinitura, si presenta con la casacca fosforescente di quelli che (in genere) poi vanno in campo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
