I volti del Napoli in corsa per il terzo posto. Cavani e Hamsik, garanzie assolute per continuità di rendimento e gol. Il Matador insegue se stesso, 26 reti l’anno scorso in serie A in maglia azzurra. Con la rete su rigore al Palermo, senza esultanza per rispetto della sua vecchia squadra, è ora a salito a quota 23. Hamsik è una sola rete dalla doppia cifra, toccata quota nove in stagione e 50 in serie A. «È stato molto importante vincere alla luce della grande bagarre che c’è per il terzo posto. Il gol? Goran ha fatto una giocata stupenda, a me non è restato che stopparla bene e poi chiuderla di destro a mezza altezza. Quella contro il Palermo non è una rete come le altre, la 50esima in serie A. Mi piace questo record e il mio obiettivo è far crescere questo numero per aiutare il Napoli a vincere», dice lo slovacco.
Il rinnovo del contratto gli ha conferito ulteriore serenità. Dopo la firma ha ricominciato a segnare, gol nella trasferta di Lecce e gol al Palermo, la squadra alla quale ha segnato di più, sei reti. «Segnare al San Paolo è sempre speciale, il boato dei tifosi non è uguale in nessuna altra parte del mondo. Non dobbiamo guardare gli avversari per la Champions ma pensare solo a noi stessi perché se le vinciamo tutte non c’è storia. A Bologna servirà concentrazione massima perché le sorprese sono sempre dietro l’angolo».
I due tenori che non si muovono da Napoli. Hamsik ha firmato il prolungamento, Cavani è sotto contratto e De Laurentiis non ha nessuna intenzione di cederlo. Lo slovacco e l’uruguaiano, il presente e il futuro del Napoli. C’è da pensare innanzitutto al presente, domenica c’è la trasferta di Bologna. L’anno scorso Cavani era squalificato in tribuna ed esultò come il più accanito dei tifosi al gol di Marek su rigore che chiuse la sfida. Il Napoli a Bologna inseguiva il sogno scudetto, quest’anno giocherà per riconfermarsi in Champions League. Cavani e Hamsik saranno due punti fermi del tridente, anche loro si sono rimessi a lucido dopo una fase di appannamento, si sono ripresi dopo i tre ko consecutivi. Loro sono tornati e il Napoli è tornato a vincere.
Due elementi essenziali, fondamentali, insostituibili. Non a caso sono tra i più impiegati in campionato, Cavani è quello dal minutaggio più elevato (2956 minuti), Hamsik è quarto con 2625 minuti ma con una presenza in più del Matador (35 contro 34). Funzionano nel tridente con Lavezzi e in quello con Pandev. Il Matador segna ma dà anche una mano nelle rincorse a tutto campo, lo slovacco è perfetto nella doppia fase, gioca da attaccante e da centrocampista. Il Palermo messo all’angolo. Cavani ha cancellato gli ultimi errori dal dischetto, Marek è tornato a segnare nel suo modo preferito con un inserimento alle spalle dei difensori. Erano i più attesi e non hanno tradito. Mazzarri può contare su di loro ad occhi chiusi. Come sempre.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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