Il Napoli, in anticipo rispetto al termine ultimo fissato per oggi, ha inviato alla Figc la richiesta per ottenere la licenza Uefa per la stagione 2013-2014. Per avere la certezza di poter disputare al San Paolo le partite interne della prossima edizione della Champions League, la società dovrà però integrare e modificare la documentazione appena inviata, avendo indicato come terreno di gioco disponibile per le gare casalinghe lo stadio Barbera di Palermo. Il Napoli dovrà infatti dimostrare di aver eseguito, entro il prossimo 30 giugno, i lavori di ristrutturazione allo stadio San Paolo così come prescritti in dicembre dall’Uefa.
Le opere sono iniziate da circa un mese. A farsi carico della ristrutturazione dello stadio è il Napoli che, al termine di una complessa controversia burocratica con Palazzo San Giacomo, ha anticipato la cifra per eseguire i lavori. Fiducioso sul buon esito della vicenda anche l’assessore allo sport del Comune di Napoli Pina Tommasielli che ha precisato: «Il cronoprogramma dei lavori è stato pienamente condiviso. L’importo per l’esecuzione delle opere, che ammonta ad un milione di euro circa, sarà immediatamente restituito dal Comune di Napoli alla società grazie ad una specifica delibera già approvata che ha appostato in bilancio la spesa». In questa prima fase i lavori si concentrano sulla totale ripulitura delle “canalette” che, completamente occluse nel corso degli anni, impedivano di fatto il regolare deflusso delle acque piovane, provocando così le copiose infiltrazioni nella struttura con la conseguente caduta degli intonaci.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
