Si chiama Ezequiel anche lui, come Lavezzi. Ma Adrian Ezequiel Cirigliano, 20 anni compiuti a gennaio, gioca a centrocampo ed è uno dei giovani più corteggiati del momento. E’ di proprietà del River Plate che si trova in cattive acque ed ha bisogno di cedere. Giostra davanti alla difesa. Sa contrastare ed impostare l’azione. Alcuni, esagerando, l’accostano a Mascherano. Ma deve ancora maturare nonché confrontarsi con il calcio europeo.
Cirigliano proviene dalle giovanili del Club Atletico River Plate. E’ arrivato presto in prima squadra e si è lasciato apprezzare per la disinvoltura con cui ha giostrato in un ruolo così delicato. Alto 1.72 per 70 chilogrammi, il centrocampista del River, deve ancora strutturarsi sul piano fisico ma possiede una buona tecnica di base e tanta determinazione nei contrasti. Al Mondiale Under 20 ha collezionato due presenze ed ha anche realizzato una rete. E prima ancora aveva fatto parte dell’Under 17.
Anche lui, come Uvini, possiede doppio passaporto e questo è uno dei motivi per cui fa gola a tanti club europei. Ma con i calciatori argentini, e quelli sudamericani in genere, c’è sempre da fare i conti con procuratori e intermediari vari che tentano di infilarsi nella trattativa.
Il River inizialmente lo valutava intorno ai tre milioni di euro. Oggi la cifra è raddoppiata. Ed il Napoli resta alla finestra in attesa dopo aver fatto una proposta concreta a chi di dovere. Il giovanotto interessa anche perchè ha ancora margini di miglioramento ma dopo l’esperienza con Vargas, De Laurentiis non ha alcuna intenzione di far parte di aste, tantomeno accettare valutazioni che superano ogni logica.
Potrebbe essere lui il famoso «mister x» di cui parlava il presidente tempo fa o anche no, sta di fatto che del regista del River Plate, il Napoli conserva una serie di relazioni e quasi tutte positive. E’ un centrocampista centrale di piede destro ma non disdegna di andare a chiudere con il sinistro. Ma la sua prerogativa maggiore è la visione di gioco.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
