Il giudice sportivo della Lega di Serie B ha punito il Verona con un’ammenda di 50.000 euro e con una diffida per i cori offensivi nei confronti di Piermario Morosini, calciatore del Livorno scomparso lo scorso anno. L’episodio è avvenuto sabato durante il match che i veneti hanno vinto 2-0 sul campo della formazione toscana.
Il giudice sportivo stigmatizza il «fatto grave da censurare, oltre che moralmente, anche a livello sanzionatorio, e ciò anche a causa della potenziale incidenza sull’ordine pubblico, stante l’evidente contenuto provocatorio dei cori in questione». Secondo la relazione redatta della Digos di Verona in relazione ai 679 tifosi gialloblu che hanno acquistato il biglietto per la partita, è emerso che la partecipazione di questi sostenitori alle gare casalinghe del Verona è caratterizzata da una «frammentazione in quasi tutti i settori dello stadio».
Non è possibile, quindi, indicare la ‘curva’ veronese come responsabile dei cori. Inoltre, il Verona «ha fatto pervenire alla Segreteria del Giudice sportivo una nota descrittiva di tutte le iniziative intraprese e da intraprendere sia per dissociarsi dall’accaduto, sia per onorare la memoria di Pier Mario Morosini». Secondo il giudice, «quanto accaduto nello Stadio di Livorno è da ascrivere ad uno sparuto numero di tifosi del Verona (non più di una ventina) in corso di identificazione da parte delle Autorità competenti».
Sanzioni severe rispetto all’ammenda, «pur se formalmente corrette, sarebbero eccessivamente penalizzanti nei confronti sia della quasi totalità della tifoseria del Verona», che «a più riprese e con le modalità più disparate, ha manifestato il più ampio disprezzo per quanto accaduto, sia nei confronti della Società, che sin da subito si è attivata con varie iniziative per dissociarsi dalla condotta degli autori dei cori, nonchè si è obbligata a porre in essere nell’immediato futuro una serie di iniziative dirette ad onorare la memoria di Piermario Morosini». In relazione al match di sabato, il Livorno è stato multato di 7.000 euro per uno striscione offensivo-denigratorio e per il lancio di petardi e fumogeni.
Fonte: messaggero.it
La Redazione
P.S.
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