Gli piace, eccome se gli piace: Genova per lui è una spruzzata di felicità, la corsa contro il vento per spazzolare i capelli e far festa con la gente. Bentornato a Marassi, uno stadio per amico: e quell’Hamsik che si avvia con le cuffiette nelle orecchie per un’ennesima sfida ad altissima
GENOA-NAPOLI (ore 15) Lo slovacco torna in uno stadio amico. Lo dicono i numeri tensione, sa già cosa chiedere a questa partita. Genova per lui è un gol dietro l’altro, lampi di classe che illuminano pomeriggi anche noiosi, oppure perfide zampate: accade spesso, quasi sistematicamente, e se lo dice la statistica c’è da credergli.
CHE STORIA! – La prima volta in serie A, con la maglia del Napoli addosso, succede al San Paolo e dall’altra parte c’è la Sampdoria. E prima di intrufolarsi in questa sagra del gol, bisogna aspettare un po’. Anno di grazia 2009-2010, non è una gran giornata, in realtà è un’illusione: Donadoni lascia in panchina Gargano e Lavezzi di rientro dagli impegni con la Nazionale, Hamsik fa quel che può, va sul dischetto, porta il Napoli in vantaggio, prima che crolli ogni speranza, complice una topica di Tagliavento che capovolge una decisione, vede un fallo su Campagnaro all’incontrario, manda il Genoa dal dischetto e lascia gli azzurri in dieci per un tempo intero: 4-1 rossoblù.
TENDENZA FERRARIS – Ma ormai Marassi è entrata nella pelle di Hamsik, che nel 2010-2011 spiega immediatamente al campionato cosa sarà del Napoli: a dieci dalla fine è 1-0 Sampdoria, poi lo slovacco con Gargano s’inventa un numero su punizione che fa 1-1, prima che Cavani timbri il colpaccio. E’ partita la tendenza è quando Hamsik torna in quello stadio di stile inglese, uno spettacolo per chi osserva dall’alto ma anche – evidentemente – per chi come lui ci scende in campo, è ancora gol: il Genoa viene battuto per 1-0, ovviamente graffiato da Marekiarissimo, che si spiega a modo suo. Ma affinché non ci fossero dubbi, gara di ritorno, piena corsa Champions League, al San Paolo, per sbloccare una gara ruvida, complicata, difficile, quasi impossibile, sul finire deve scongelarsi ancora Hamsik che in area evita Criscito con una finta e trova un diagonale da tre punti di platino che spingono nell’Europa che vale. E se per caso qualcuno abbia ancora qualche perplessità, 21 dicembre 2011, la prima (posticipata) del campionato in corso: Hamsik si dà il buon Natale a modo suo, contribuendo al 6-1 sul Genoa che costa la panchina a Malesani. E quattro.
VOGLIA DI VINCERE – Tra campionato, Coppa Italia e Champions si corre il rischio di perdere l’orientamento: e allora, ricapitolando, dopo la conquista della semifinale con la vittoria sull’Inter, riparte la corsa al terzo posto con il desiderio di blitz a Marassi. Hamsik s’è rivolto ai suoi tifosi attraverso il proprio sito e ha ancora ricordato l’affermazione di mercoledì sera, ribadendo il desiderio di vincere qualcosa: « Abbiamo giocato una grossa partita ed abbiamo meritato. E’ stata una bella serata e ci siamo regalati una gran bella soddisfazione. E poi una curiosità: quella di mercoledì è stata la prima vittoria sull’Inter in Coppa. Ma adesso ci aspetta il Siena, dobbiamo dare il massimo, sarà complicato ma possiamo conquistare la finale e andarcela a giocare a Roma ».
Un altro campo suo. Ma prima c’è Marassi: attenti, arriva Hamsik.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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