Ha temuto e tremato. E con lui anche Mazzarri: quando domenica a Genova Paolo Cannavaro, un irriducibile, s’è arreso al dolore di un piede sinistro gonfio e livido e ha abbandonato il campo alla fine del primo tempo, la sensazione (brutta) di un infortunio piuttosto serio s’è diffusa immediatamente. Soprattutto dopo aver visto la scarpa: spaccata all’altezza del dorso, per effetto del contrasto con Mesto. Un incubo durato fino a ieri mattina, quando il capitano è stato sottoposto a tutti gli esami strumentali. Diagnosi: semplice contusione, convalescenza minima e trasferta con il Milan salva. E domani? Beh, in realtà potrebbe addirittura recuperare, ma in ogni caso sarà tenuto a riposo: è pronto Federico Fernandez.
LA DINAMICA – E allora, Cannavaro. Che dopo la partita, durata appena quarantacinque minuti, faceva una fatica del diavolo a camminare: il colpo ricevuto da Mesto nel tentativo di calciare è stato talmente duro che, come dicevamo, la scarpa sinistra s’è anche spaccata. Il piede, per sua fortuna, è invece uscito quasi illeso: niente tagli, niente infrazioni ossee. Se l’è cavata con una contusione, insomma, come hanno anche evidenziato la radiografia e la risonanza magnetica cui ieri mattina è stato sottoposto.
IL RECUPERO – Bene. Molto bene così. E se è vero che dopo gli esami il capitano s’è limitato alle terapie, è altrettanto vero che tutto sommato potrebbe anche recuperare già in vista della partita di domani con il Cesena. Le sue condizioni saranno valutate oggi, in occasione della rifinitura, ma è comunque quasi scontato che Mazzarri decida di non rischiarlo. A prescindere dai potenziali miglioramenti: l’obiettivo è riaverlo a disposizione domenica al Meazza con il Milan, e tra l’altro, infortunio a parte, è probabile che il tecnico toscano l’avrebbe comunque fermato dopo tante partite consecutive.
IL RITORNO – Dunque, al centro della difesa dovrebbe toccare a Fernandez. Che in campionato non gioca dal primo minuto ormai da un bel po’: l’ultima apparizione risale alla sfida del 3 dicembre con il Lecce, ma nella casella destra del tris dei centrali difensivi; la stessa occupata in Coppa Italia proprio con il Cesena, il 12 gennaio, l’ultima sua partita in assoluto da titolare. In totale, sono 9 le presenze collezionate finora in serie A dal giovanotto argentino: titolare con il Chievo, il Catania, l’Atalanta, il Lecce (unica al San Paolo) e il Cagliari, l’unica da alter ego di Cannavaro (fu la prova generale della difesa di Monaco di Baviera, in Champions, dove ha anche realizzato i soli due gol della sua esperienza azzurra).
IL MECCANICO – Ieri, tra l’altro, Federico detto Fede è stato anche protagonista di una piccola disavventura con Lavezzi, suo amico e anche vicino di casa a Marechiaro: il Pocho e il difensore, a bordo della Ferrari di Eze, hanno forato sulla strada verso Castelvolturno e rallentato la corsa verso il centro sportivo e l’allenamento del lunedì. Salvo poi essere soccorsi al volo da Lello Capuano, il meccanico che si prende cura delle auto degli azzurri.
LA FAMIGLIA – La partita di domani, comunque, resta il centro dei pensieri di Fernandez. Anche perché, al San Paolo, ci sarà la sua famiglia: il padre Carlos, tabaccaio a Tres Algarrobos, provincia di Buenos Aires; la madre Claudia e la sorella Matilde. Formazione quasi al completo, manca il fratello Alvaro.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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