Il cuore oltre “quello” ostacolo: e Napoli-Genoa diviene una mozione d’affetto, una cartolina romantica e sentimentale da inviare a casa, un messaggio sublime in cui le origini rimuovono ogni frammento di sana (ed umana) rivalità calcistica. Napoli è na’ cammenata tra i ricordi, una passeggiata lieve nelle memoria, nell’infanzia, nel proprio io, nel vissuto di Borriello, Floro Flores ed Immobile, gli scugnizzi in rossoblù che vanno incontro al “derby” d’una domenica speciale da attraversare con la pelle d’oca addosso: si gioca e però prima, tanto per alleviare la tensione, si deambula in se stessi, tra San Giovanni a Teduccio, il rione Traiano e Torre Annunziata, il triangolo d’una felicità fanciullesca e però eterna con i suoi riverberi. E’ Napoli-Genoa, mica un match qualsiasi: un’ora e mezza in cui si costruisce il futuro (calcistico) di due società e di due tifoserie gemellate, però – ancor prima – un braccio di ferro spogliato da qualsiasi animosità e celebrato, attraverso il sito rossoblù, con le parole di quel terzetto “terribile” che sembrano musica, la colonna sonora per un calcio sempre migliore.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro