L’ultimo passo è il più faticoso: ma ormai è andata, una maratona (telefonica) di ventiquattro ore, sms che s’incrociano e destini che mutano. Quant’è lungo l’ultimo passo diviene persino un ozioso dettaglio: cosa volete che siano, ormai due o tre milioni di euro, e la formula (magica) nella quale intrufolarli? Ora vanno di moda i bonus: magari saranno dodici in contanti e il resto a obiettivo raggiunto, però è quella la distanza – poco più di nulla – che separa Davide Astori (26) dal Napoli. Fatta, quasi fatta: e quel che resta ormai d’una trattativa depurata (quasi) d’ogni impedimento economico è la necessità di accomodarsi, di far sedere ad un tavolo i presidenti ed il manager del calciatore, di concedersi le ultime annotazioni e poi di firmare.
LE CIFRE – La resistenza, la residua, è nel cash preteso da Cellino per cedere un pezzo pregiato d’una squadra che ormai manda a memoria il copione tattico e che ha nella continuità dei protagonisti un valore aggiunto: però dinnanzi ad un’offerta così prepotente, non si può resistere e bisogna archiviare qualsiasi principio. Il Cagliari non indietreggia e sacrifica Astori semplicemente (?) per quindici milioni di euro in contanti, non un centesimo in meno: il Napoli si è avvicinato molto, ma non del tutto, e propende per concederne dodici subito e il resto tra un anno, a stagione conclusa, magari fissando come «incentivo» un tetto di presenze o il raggiungimento d’un piazzamento di riguardo o un dettaglio qualsiasi.
IL CONTRATTO – Ma il lavoro è stato portato avanti e da Castelvolturno hanno provveduto anche a sondare il management di Astori: il quinquennale è già stato predisposto, prevede un riconoscimento medio annuo di un milione e centomila euro, contiene anche una serie di premi, ed è stato più che sufficiente per ottenere un’adesione arrivata persino a busta chiusa, quando il difensore ha annusato il profumo della Champions e la possibilità di lottare per lo scudetto. Astori ha dunque detto sì e lo ha fatto a prescindere, ammaliato dalle considerazioni di entrare a far parte d’un club proiettato nell’elite del calcio internazionale e dunque con una visibilità maggiore, utile per difendere strenuamente la Nazionale conquistata con il Cagliari.
GLI SVILUPPI – E quindi, dal riassunto della puntata precedente, tutta consumata in una giornata di frenetiche consultazioni, c’è la soluzione dell’ennesimo affare in salsa partenopea: Astori può cominciare il trasloco e prenotare il prossimo volo verso Napoli, con trasferimento a Castelvolturno, a casa-Benitez. Accadrà in breve, magari persino in una domenica priva della autentica tensione da partita e però carica d’adrenalina: gli affari sono affari e sull’ultimo passo è complesso riscontrare qualche inaspettata conversione. Il mercato continua: quanti passi ancora?
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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