Una domenica anomala. Una giornata di campionato, l’ultima, in cui i tifosi napoletani saranno colti dal morbo dello “zapping frenetico” per conoscere minuto dopo minuto cosa succede in Catania- Udinese e in Lazio-Inter. Chi non voleva perdere neanche un secondo del match di Napoli-Siena deve quindi abbandonare ogni speranza e prepararsi al batticuore per novanta lunghissimi minuti. Le chance per il terzo posto sono ridotte all’osso e in parte passano per il Massimino di Catania ove Vincenzino Montella potrebbe fare la differenza. Ecco che gli appelli all’aeroplanino, che sta facendo benissimo anche da allenatore, si moltiplicano affinché batta l’Udinese. Non si sono riusciti a trattenere neanche due tifosi azzurri con il marchio doc: Peppe Iodice e Michele Caputo. Un modo per allargare la bocca al sorriso anche in un momento in cui la tensione potrebbe avere il sopravvento. «Perché Montella dovrebbe aiutare il Napoli? Semplice. “Vincenzo m’è frat a me” – commenta ironicamente Iodice ricordando la mitica frase di Totò e le origini partenopee del tecnico etneo». Poi il comico, da buon napoletano, fa prevalere la sua parte scaramantica rispetto a quella razionale: «Comunque direi che l’Udinese ha la qualificazione in tasca. Quindi non mi resta che
fargli tanti auguri per una Champions d’alto profilo. Stesso augurio per Lazio e Inter che sono gli unici due club che possono dar fastidio ai ragazzi di Reja. Per il Napoli, invece, la stagione è ormai conclusa – commenta sghignazzando». Stesso tenore per Michele Caputo che inizia il suo appello da un riferimento geografico: «Ricordo Montella come il paese delle castagne, quindi domenica il Catania putess rà due castagne anche all’Udinese». Non fa una grinza il ragionamento del cabarettista che fa un appello anche ai tifosi: «In questo momento dobbiamo restare vicini alla squadra. Troppe sono le voci di mercato che stanno destabilizzando lo spogliatoio proprio alla vigilia dell’ultima giornata di campionato. Se la fidanzata di qualche calciatore azzurro già sta a Parigi, a Milano o a Londra a fare shopping è meglio dirlo lunedì mattina a giochi ormai fatti».
Fonte: Il Roma
La Redazione
M.V.
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