«He walks alone». Lui cammina da solo, magari urlando ai suoi compagni di difesa tutta la sua voglia di vincere e cercando di gettargli addosso la sua grinta. Eccolo, Pepe Reina che sfida il grande numero uno d’Italia, Gianluigi Buffon. È Napoli-Juve ma potrebbe essere anche Italia-Spagna. D’altronde Pepe ne ha viste tante di sfide contro la nostra Nazionale. C’è sempre stato, dal 2008 in poi. Solo che è sempre stato spettatore. Perché da Aragones a Del Bosque tutti gli hanno sempre preferito Casillas. C’era a Vienna quando Buffon e l’Italia vennero messi fuori ai rigori; a Euro 2012 quando gli azzurri furono travolti 4-0 e in Confederation, la scorsa estate. C’è sempre, quando gioca la Spagna, il grande Reina. Domani sera toccherà a lui sfidare Buffon. Portieri con il Dna della saracinesca, piedi buoni e cervello fino. Uguali per percorso e mentalità: cresciuti bambini nel sogno del calcio. I due migliori numeri uno della serie A, senza dubbio. Ruolo ingrato quello dei portieri, eppure affascinante: 38 partite e 27 gol incassati dal bianconero in questa stagione; 35 partite giocate e 40 gol presi dal napoletano.
È una sfida, quella di domani sera, che ha due corpi e due anime. Due motori e due spiriti. È una sfida tra titani, il loro secondo scontro diretto dopo quello dell’andata. Perché mai prima dello scorso novembre (strano ma vero) avevano mai incrociato i guantoni sul terreno di gioco.
Italia-Spagna, ovvero Buffon-Reina. Pepe è l’animatore e il collante della nazionale spagnola, 82 convocazioni su 83 partite (32 partite giocate) con Del Bosque perché uomo fondamentale nello spogliatoio. Lo sa anche Rafa Benitez, d’altronde: la sua è una simpatia debordante, quando una folata di malinconia travolge lo spogliatoio, ci pensa Reina a rallegrarlo con qualche scherzo. È lui il delegato alla «broma», allo scherzo.
Molto diversi nel recitare la parte del leader, senza dubbio: due colonne. Buffon ha compiuto 36 anni a gennaio. Alla sua età, Zoff si faceva impallinare da lontano al mondiale ’78, salvo poi vincere la coppa, quarantenne. Ogni tanto combina qualche guaio ma non c’è nessuno in Italia che sogna di metterlo in discussione. Buffon è alla sua 21esima sfida al Napoli: la prima volta al San Paolo è distante anni luce: 19 anni. Era al Parma, allenatore Scala, il 3 dicembre del 1995 e finì 1-1 (a fargli gol fu Pizzi). A Napoli non perde dall’ottobre 2007 (finì 3-1). Poi nei due ko bianconeri successivi in porta, al suo posto, c’è stato Storari.
In Spagna, dopo la stagione da protagonista di Reina, c’è chi pensa che Del Bosque possa avere qualche dubbio: con l’infortunio-choc di Victor Valdes, ormai alle spalle di Casillas c’è solo il Pepe napoletano la cui carriera è finalmente tornata a decollare dopo un paio di stagioni altalenanti al Liverpool. Solo che Casillas gioca poco: dopo la frattura insanabile con Mourinho, anche Ancelotti ha deciso di non schierarlo mai (esatto, mai) in Liga ma di trasformarlo nel portiere di Coppa (Champions e del Rey). Lui e Casillas sono molto amici: ha fatto scalpore in Spagna il filmato in cui, durante un’amichevole con la Bielorussia, il portiere del Napoli consigliava a Iker di «andare via da Madrid».
fonte: il mattino
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