E’ andata esattamente così. Walter Sabatini aveva saputo da Napoli che presto, molto presto, sarebbero andati all’assalto di Erik Lamela. E dal punto di vista del direttore sportivo non era stata una mossa molto carina, perché il Napoli aveva deciso di non passare dalla Roma. Questa la versione di Walter Sabatini, una versione che renderà inesistente in futuro i rapporti tra i due club. Semplicemente perché, sempre secondo Sabatini, quella sortita di De Laurentiis è arrivata nel momento in cui la Roma stava producendo il massimo sforzo per adeguare in qualche modo il contratto di Lamela. Senza comunque arrivare ai 3,5 milioni netti a stagione più una commissione di circa due milioni al papà del ragazzo. Morale: l’irruzione del Napoli ha fatto saltare il banco e qualsiasi adeguamento non avrebbe consentito a Lamela di trovare le motivazioni necessarie. Ecco perché la Roma in quel momento ha deciso di metterlo sul mercato, puntando sulla sponda del Tottenham e sul particolare che – sfondando il muro dei 30 milioni – sarebbe stato possibile fare una plusvalenza. E mettere sul piatto una quindicina di milioni per Ljajic, forse troppi a pochi mesi dalla scadenza del contratto, ma un passaggio obbligato visto che a quel punto non c’erano troppe soluzioni capaci di mandare velocemente in archivio l’amato Lamela. E da quel momento nella testa di Sabatini il Napoli è un odiato nemico. Al punto che ha cercato di rompere le uova nel paniere per Il portiere Rafael. E in futuro prepariamoci a nuovi capitoli sul piano di una rivalità sempre più infuocata.
Si vive di clausole, si parla di clausole. Quella della Roma per Ljajic tocca e forse supera i 30 milioni, un enorme salto di qualità rispetto ai 15-18-al massimo, 20 previsti inizialmente. Nelle valutazioni della Roma Ljajic è un gradino, massimo due, più in basso di Lamela. Ma la giovane età e i margini di miglioramenti possono permettere di immaginare che la consacrazione sia dietro l’angolo. In fondo, se hai il talento in poche settimane può cambiarti la vita.
Non servono settimane, ma pochi giorni per capire cosa deciderà Camilo Zuniga. L’offerta di De La è da mille e una notte, il Napoli intende blindarlo e gli propone il contratto della vita. Roba da esterno top: con i bonus circa quattro milioni a stagione, una proposta irrinunciabile. E’ normale che il Napoli aspetti una risposta, anzi una firma. Magari prima della famosa musichetta delle notti di Champions che di solito manda in estate qualsiasi tifoseria. Se Camilo non lo facesse, significherebbe che vuole altro (la Juve? Il Barcellona?) e che non si tratta di un problema di soldi.
Godiamoci il campionato, il mercato fatto in silenzio è quello che paga di più. Guardate l’elenco dei potenziali svincolati illustri: ci sono Vidic, Xabi Alonso e Pirlo. Prevedo sorprese e scelte radicali, avremo tempo e modo per riparlarne.
P.S. Appunti sparsi dopo gli anticipi. Inter-Juventus: incredibile come Mazzarri abbia trasformato la stessa squadra, più o meno, che l’anno scorso con Stramaccioni perdeva acqua ogni dieci metri. La strada è giustissima, senza quel demonio di Vidal i punti sarebbero stati tre. Napoli-Atalanta: la prima volta di Higuain al San Paolo, la terza volta di Callejon in tre gare. Nove punti su nove in zona Rafa, nessuno avrebbe potuto immaginare di meglio. Torino-Milan: Kakà ancora lontano dal top, normale. L’ennesimo rigore di Balotelli copre una prestazione da dimenticare. La difesa perde acqua, le assenze contano poco: se il mercato riaprisse oggi, per due ore appena, il Milan prenderebbe un altro trequartista.
Fonte: Tuttomercatoweb.com
La Redazione
M.V.
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