Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di mercato, ha parlato su La Gazzetta dello Sport del difensore azzurro Kim Min-Jae: “Invece, è arrivato da pochi mesi dopo una trattativa con brivido finale: il Rennes si era inserito e aveva l’accordo con il Fenerbahce, l’irruzione del Napoli quasi al fotofinish ha ribaltato gli scenari. Giuntoli lo aveva fatto seguire nei mesi precedenti, la possibilità di giocare la Champions a certi livelli ha fatto la differenza. Il Napoli ha pagato la clausola di circa 20 milioni e sa di aver fatto un affare: se oggi mettesse il coreano sul mercato, incasserebbe più del doppio. Non a caso si parla di un forte interesse del Manchester United, un club che – lo dice la storia del mercato – ha spesso pagato cifre esorbitanti per un difensore centrale. Per i Red Devils non sarebbe un problema preparare un assegno da 50 milioni, euro o sterline cambia poco, per provare a risolvere i problemi che restano con un altro investimento. Il Napoli ha inserito una clausola da 50 milioni valida dalla prossima estate e non da gennaio, contrariamente a qualche voce senza fondamento circolata in Turchia. L’inserimento di Kim è stato perfetto, non soltanto in campo ma anche per come si è integrato e per il feeling con la città. Kim compirà 26 anni a novembre, può vivere una stagione sorprendente a Napoli, contrariamente alle premesse di fine giugno o metà luglio quando si parlava di un ridimensionamento e invece per un giudizio bisognava soltanto aspettare la conclusione della sessione estiva di acquisti e cessioni. L’ideale nel caso di Kim sarebbe togliere la clausola entro la primavera, a maggior ragione se le soddisfazioni continuassero a essere reciproche. Ci sarà tempo per arrivare a una soluzione. I difensori centrali, quelli di qualità, sono sempre merce rara, a condizione che non chiedano la luna. Denayer ha sfiorato la Serie A e poi il Wolverhampton. Alla fine ha deciso di andare a Dubai e di firmare per l’Al-Ahli. Un anno appena, come se fosse di riflessione e scegliendo una destinazione non certo banale”.
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